Sempre più persone soffrono di dismorfismo corporeo, una patologia psicologica a seguito della quale ci si concentra su una o più parti del proprio corpo notando dei difetti che, agli occhi delle altre persone appaiono minimi o, addirittura, inesistenti. Tra queste c'è anche Marco Mengoni, il noto cantante laziale, vincitore del Festival di Sanremo 2023. La non accettazione di quella parte del proprio fisico diviene un problema così grande da interferire sulla vita quotidiana. Secondo diversi studi si tratterebbe di un problema che colpisce i giovanissimi da una parte e, dall’altra, i quarantenni che iniziano a fare i conti con i segni del tempo. Come si fa a riconoscere questa malattia? Scopriamolo.
Come si manifesta
Un po’ tutti guardandoci allo specchio siamo soliti trovare degli aspetti del nostro corpo che vorremmo migliorare. Cercare di curare il proprio aspetto fisico, conviverci serenamente e avere il piacere di essere apprezzati, sono sicuramente elementi positivi che aiutano a migliorare lo stile di vita. Ed allora, quando sorge il problema? Qual è la linea che separa la necessità di prendersi cura del proprio corpo dal dismorfismo corporeo?
La patologia sorge nel momento in cui si investono tutte le proprie attenzioni ed energie sul proprio aspetto non accettandolo, seppure sia normale. La non accettazione può essere rivolta ad una parte specifica (spesse volte il naso, la pancia) o a tutto il corpo. Si tratta di aspetti che il diretto interessato non riesce a sopportare e che finiscono per influenzare il suo modo di vivere e che dagli altri non vengono nemmeno notati. Chi è affetto da dismorfismo corporeo si concentra solo su quel problema ignorando di avere una vita, mettendo da parte piaceri e doveri. Si può arrivare anche al punto in cui ci si vergogna tanto del proprio aspetto da evitare di uscire di casa e privarsi della quotidianità.
Caratteristiche di chi è affetto da dismorfismo corporeo
Chi è affetto da questo problema mentale mette in atto dei comportamenti che, inequivocabilmente, sono collegati alla presenza della malattia. Attenzione quindi agli atteggiamenti di seguito elencati:
- passare gran parte del giorno a preoccuparsi dei difetti percepiti;
- guardare di continuo lo specchio e controllare le parti non accettate;
- curare in maniera eccessiva ed ossessiva il proprio aspetto;
- essere sicuri che il proprio aspetto attiri gli occhi degli altri per essere compatiti o derisi;
- sottoporsi con una certa frequenza ad interventi chirurgici rimanendo insoddisfatti del risultato;
- evitare la vita sociale, scolastica o lavorativa per paura di essere oggetto di critiche e derisioni.
Chi soffre di questo problema?
Ad essere maggiormente colpiti dal dismorfismo corporeo sono le donne, ma gli uomini non ne rimangono immuni. Quanto all’età, principalmente, sono due le fasce maggiormente coinvolte, ovvero quelle degli adolescenti e dei quarantenni. Gli adolescenti sono colpiti da questo problema in quanto vivono gli effetti dei cambiamenti che li portano ad assumere la conformazione da adulti. A questo si aggiunge anche il loro atteggiamento mentale che, proprio in questa fase, è vulnerabile e capace di lasciarsi influenzare facilmente dai modelli che vengono proposti dai social. Chi invece ha raggiunto la soglia dei 40 anni, inizia a confrontarsi con le prime importanti rughe e cambiamenti del proprio corpo che si allontanano dai tratti della giovinezza. Il disagio di chi vive il dismorfismo coroporeo può portare ad altre spiacevoli conseguenze come il comparire di problemi di ansia, depressione, disturbi alimentari e disturbi ossessivi convulsivi.
Come curare il dismorfismo corporeo
Difficile combattere questa malattia se non la si riconosce in tempo perché diventa una vera e propria ossessione.
Gli esperti del settore aiutano i loro pazienti con la terapia cognitivo-comportamentale e con i farmaci antidepressivi. La combinazione di queste terapie di solito dà buoni risultati con significativi miglioramenti sulla qualità della vita dei pazienti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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