Il reflusso gastroesofageo è una condizione che colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa e che in Italia interessa milioni di italiani. Il disturbo, che viene considerato a tutti gli effetti come una malattia nei casi più persistenti, si manifesta nel momento in cui i succhi gastrici risalgono dallo stomaco, venendo a contatto con la parete dell'esofago.
I sintomi più comuni sono bruciore allo stomaco, percepito dietro lo sterno, e rigurgito acido. "Quando questa valvola non si chiude correttamente, l'acido gastrico può risalire, irritando l'esofago e causando sintomi come bruciore, rigurgito e talvolta difficoltà respiratorie", ha spiegato a Ok-Salute il professor Matteo Goss, medico gastroenterologo. Obesità, fumo, stress, età avanzata, ernia iatale e gravidanza possono essere dei fattori di rischio.
Fin quando ciò avviene in limitati momenti della giornata, è da considerarsi fisiologico. Il discorso cambia quando il passaggio di acido avviene di frequente. La prima arma per combattere il reflusso è proprio l'alimentazione.
Fra gli alimenti consigliati per limitare i sintomi del reflusso abbiamo le carote, le zucchine e i broccoli, che sono tutte verdure non acide. Stesso discorso per la frutta: andrebbero evitati i frutti agrumati. Per questo via libera a banane, mele e meloni. Vanno benissimi i cereali integrali, e come proteine sono consigliate le carni magre, come pollo, tacchino e pesce. I latticini possono essere consumati, ma solo se poveri di grassi. Bene invece i grassi sani contenuti in noci e avocado. Come cottura andrebbero privilegiati la griglia, il forno e il vapore. Anche il kefir, un noto alimento particolarmente fermentato, può aiutare. Così come il kimchi e i crauti.
Andrebbero invece esclusi i cibi fritti o molto grassi, perché rallentano la digestione. Da limitare, o evitare, pomori e agrumi, che hanno una componente acida. Sconsigliate anche le bevande alcoliche e gassose, così come il caffè e il cioccolato. Anche i cibi piccanti sono considerati un rischio, perché irritano l'esofago.
Una buona abitudine potrebbe essere quella di tenere un calendario alimentare, così da sapere cosa abbiamo mangiato ogni giorno e valutarne gli effetti sul nostro organismo.
Quando si mangia - consigliano gli esperti - è importante masticare lentamente e aspettare almeno 2 ore prima di coricarsi per il riposo. Per prevenire il reflusso notturno potrebbe essere utile tenere la testa sollevata mentre ci troviamo a letto, sistemando i cuscini. Sono infine consigliati pasti piccoli e frequenti al posto del pasto abbondante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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