Locri (RC)Forse si era stancata del rapporto. O forse mirava ad avere i suoi soldi. Fatto sta che, evidentemente, limportante era farlo morire, non importava come, se con un mix di medicinali oppure con un succo di frutto alla «benzina» preparato davanti alle telecamere dellospedale. Annunziata Iannizzi, 45 anni, nativa di Mammola paesino dellentroterra della Locride in provincia di Reggio Calabria, è stata arrestata dai carabinieri del comando provinciale della città dello stretto con laccusa di aver cercato di uccidere il suo convivente. Ieri, dopo larresto, i motivi del gesto non erano ancora emersi con chiarezza. Si sa che la Iannizzi, di trentanni più giovane delluomo, aveva iniziato a frequentare il suo amante-vittima solo qualche mese fa.
Era venerdì sera, quando Annunziata Iannizzi ha somministrato al convivente un mix micidiale di farmaci con la scusa di fargli passare la febbre. Il pensionato, però, non è morto ed è stato ricoverato nellospedale di Locri per intossicazione. La donna non si è persa danimo e sabato mattina ha tentato nuovamente di provocare la morte del convivente. Si è recata in ospedale, ha comprato un succo di frutta e in una sala del nosocomio dove luomo è tuttora ricoverato, incurante anche della presenza di una guardia giurata, ha «allungato» la bevanda con benzina verde. Annunziata Iannizzi ha poi raggiunto la stanza del pensionato e ha tentato di fargli bere il succo «corretto». Non aveva però fatto i conti, né con la resistenza delluomo, già insospettito per quanto gli era accaduto la sera prima, né con gli infermieri di turno, che avevano imposto al pensionato il digiuno totale e sono immediatamente intervenuti per bloccare la donna. Annunziata Iannizzi, a questo punto, ha tentato di allontanarsi, ma è stata bloccata da un carabiniere fuori servizio che si trovava in ospedale perché aveva accompagnato il suocero e che si era insospettito per il comportamento concitato della donna.
Le indagini hanno portato così alla scoperta del piano orchestrato dalla Iannizzi per uccidere il convivente. Lattività investigativa ha consentito, tra laltro, di accertare che la donna era stata ripresa dal sistema di videosorveglianza dellospedale mentre versava la benzina nel succo di frutta che aveva acquistato per il convivente. Un elemento di prova inoppugnabile che è servito a rafforzare il contesto delle accuse a suo carico.
La donna, portata in caserma, non ha saputo dare spiegazioni del gesto appena compiuto. Né, tanto meno, ha giustificato laltro tentativo di avvelenare il compagno la sera prima quando gli aveva preparato un mix micidiale di farmaci, per portare a termine la sua missione di morte. Nella borsetta della donna, inoltre, i carabinieri hanno trovato una pistola giocattolo a tamburo con cinque pallottole a salve nel caricatore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.