Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore diceva il poeta Dr. Johnson. Lasciate che i bambini si vestano a modo loro, diciamo noi, prendendo in considerazione le tendenze emerse da Pitti Bimbo che oggi a Firenze chiude i battenti dopo tre giorni in cui 538 marchi all'interno del salone e diverse maison in altre sedi, hanno presentato a circa 10mila visitatori le nuove collezioni per la prossima estate 2018.
Al salone, infatti, si sono visti grandi fiori e stampe botaniche per bambine addobbate come principesse, blazer su pantaloni perfetti come quelli del papà ma anche felpe e T-shirt di sapore street per i maschi. E soprattutto si è respirata una grande libertà di moda in un settore sempre più attento a qualità e portafogli. Nell'omonimo palazzo di proprietà della griffe nel centro di Firenze, c'è stato il lancio della prima collezione in piccole taglie firmata Emilio Pucci e prodotta da Simonetta: 80 pezzi fra abbigliamento, calzature e accessori allestiti con la complicità di giganteschi animali di pezza - giraffe, ippopotami e elefanti - rivestiti in tessuti fantasia con l'imprinting della maison. Una delizia di abitini realizzati nelle celebri stampe d'archivio per bambine chic tanto quanto le mamme. Ermanno Scervino in ossequio alla stessa grande qualità delle collezioni per adulti, ha incantato con gonne e abiti in pizzo sangallo sovrapposto a tulle e a plumetis.
Fuori salone anche la presentazione della collezione Roberto Cavalli nei giardini delle serre Torrigiani: un rilancio in piena regola, come spiega l'amministratore delegato Gian Giacomo Ferraris parlando di un'offerta completa per maschi e femmine e di un settore che l'azienda considera core business tanto quanto l'adulto. Importante anche per la maison Fendi la sua linea Kids Resort giocata tra i celebri personaggi Fendirumi, pompon colorati, bandierine, coccarde ed elementi iconici della maison. Da Petit Bateau che ha presentato sulle rive dell'Arno, la marinière, pezzo best seller di sempre, diventa abitino a maniche corte con ampie tasche sulla gonna plissettata per la bambina e si aggiunge ai deliziosi costumi da bagno in seersucker elasticizzato. Nei corridoi di Pitti, fra tenere proposte in bambù e cotoni pregiati dedicati ai piccoli neonati, ai suggerimenti di lifestyle - l'arredo delle camerette, le tende e gli attrezzi per un campeggio fashion, il passeggino Inglesina in versione new denim - particolarmente apprezzate sono state alcune collezioni. Prima fra tutte MiMiSol disegnata dalla bravissima Imelde Bronzieri e prodotta da FaseUno di Putignano. Tulipani giganti, stampe, ricami e applicazioni, il suo inimitabile gusto è apparso più che mai unico.
Da Blauer Usa versione junior che registra nella campagna vendite invernale un +35 per cento sono magnifici i giubbotti in camouflage floreale e le felpe burn-out con effetto di schiaritura del colore mentre nella collezione DouDou disegnata da Elisabetta Mambelli e prodotta da Mafrat l'abito lungo a fiori è in organza con tante ruche. L'aplomb al maschile è invece cifra espressiva della collezione junior di Stefano Ricci che sta espandendo la propria presenza con negozi a Dubai, a Pechino e da Harrods. Così insieme ai blazer a micro check ci sono camicie, cravatte e persino lo smoking. Parka leggeri, bomber e shorts fanno la parte del leone da Woolrich mentre sulla passerella di Fun&Fun, la linea che in pochi anni ha raggiunto un fatturato di oltre 16 milioni di euro, si impone una nuova capsule, la Freetime, dedicata al tempo libero.
Imperdibili per originalità e bellezza, le proposte presentate nell'area Kids Evolution su progetto del designer Alessandro Enriquez: cinque stilisti alle prese per la prima volta con la moda bimbo (ci sono persino i cappottini per amici a quattro zampe fatti da Kids Love Dogs di Filippo Baroncelli ma anche le borsine di The Dots a tema Spongebob Gold) e le proposte di
Fashion Comics con gli orsetti del cuore: sei capsule di altrettanti brand (N°21 Kids, Ice Iceberg, MiMiSol, 10X10 Anitaliantheory, Iglo+Indi e MC2 Saint Barth) felici di poter donare parte dei proventi delle vendite a Oxfam.
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