Bolidi in scala ridotta da usare con cautela

Nati come veicoli scuola. Non possono viaggiare sulle strade senza targa, casco e assicurazione

Valerio Boni

Le minimoto rappresentano per le due ruote a motore quello che i go kart sono per le auto. Hanno l'obiettivo di divertire e di svolgere il ruolo di veicoli scuola per avvicinarsi alle corse, e non rientrano in nessuna categoria prevista dal Codice della strada. Una prerogativa, quest'ultima, che sottintende in maniera esplicita che l'uso dei veicoli in miniatura è del tutto proibito su strade aperte al traffico. Allo stesso tempo, però, non determina limiti minimi di età per l'utilizzo e non prescrive alcuna dotazione fondamentale per la sicurezza. Ciò significa che l'utilizzo di questi mezzi è affidato al buon senso di chi li utilizza o, nel caso siano affidati a minorenni, alla diligenza dei genitori.
Con il termine minimoto si intendono genericamente tutti i mezzi che riproducono in scala le sembianze di motocicli dalle dimensioni normali, indipendentemente dal tipo di motore utilizzato. Non sono una novità assoluta, la moto da cross in sedicesimo esistono dagli anni Sessanta e da tempo a questi modelli è dedicato un campionato riservato ai giovanissimi, dai sei anni in su. Tuttavia il fenomeno delle minimoto è esploso più recentemente, quando sono nate le repliche dei bolidi da competizione, sulle quali hanno mosso i primi passi i nostri campioni di oggi, da Valentino Rossi a Marco Melandri. Poi sono arrivate altre tipologie, dai monopattini alle minimoto che riproducono lo stile supermotard, con impostazione da fuoristrada, ma con pneumatici per l'asfalto. L'impulso maggiore è stato dato dai costruttori cinesi, che distribuiscono sul nostro mercato versioni ultraeconomiche, possono bastare 200 euro per portare a casa una MotoGp in miniatura, mentre per quelle nate espressamente per le competizioni, rigorosamente made in Italy, servono almeno 1.500 euro.
In tema di prestazioni si va dalle versioni spinte da motore elettrico che non superano i 20 chilometri orari, a quelle pronte per partecipare alle competizioni, che raggiungono i 100 all'ora in spazi ridottissimi. Esistono varie categorie, ma valgono soltanto per le gare. Chiunque può acquistare una minimoto senza alcuna formalità e farne l'uso che preferisce, purché il tutto si svolga in un terreno privato. Meglio se in circuito.

Per circolare su strada, infatti, dovrebbero avere una serie di requisiti, che va dalla presenza di un impianto elettrico e di illuminazione, a quella degli specchi retrovisori omologati, dalla targhetta da ciclomotore, all'assicurazione, alla tassa annuale di possesso.

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