Breivik voleva colpirci: "Papa inetto e illegittimo Gli italiani? traditori"

In un memoriale di 1500 pagine il folle piano di morte del killer di Oslo. Con obiettivi anche nel nostro Paese Guarda le foto e i video

Breivik voleva colpirci: 
"Papa inetto e illegittimo 
Gli italiani? traditori"

Papa Ratzinger? Un «inetto, incompetente e corrotto..... un Papa illegittimo come molti suoi predecessori». L’Italia? Un paese con 60mila «traditori di tipo A e B» punibili con «morte ed esproprio dei beni». Ma anche una nazione nel mirino dove i «cavalieri templari» della «rivoluzione conservatrice» possono colpire 16 raffinerie per affondare il regime «marxista. multiculturale capitalista e globalista» garantito dal Popolo della Libertà, assieme a Pd, Italia dei Valori e Udc. Sono solo alcune delle farneticazioni elencate in «2083, la dichiarazione d’indipendenza dell’Europa», il malloppo da 1500 pagine in inglese con cui Anders Behring Breivik, il Terminator di Oslo, enuncia la propria visione del mondo e preannuncia la propria azione. Una Bibbia del male pubblicata su Internet nell’indifferenza delle forze di sicurezza. Un vangelo maledetto in cui il «Cavaliere Giustiziere» lancia una spietata offensiva contro chi distrugge l’Europa «nel nome di marxismo e multiculturalismo». Ma spiega anche come costruirà le bombe e sterminerà i nemici. Gli estratti dedicati al Papa sono emblematici. Lì la nevrosi profetico sterminatrice del «templare» Anders emerge in tutta la sua devastante potenza. Tra un rigo e l’altro di quel folle «vangelo» Anders giudica e svillaneggia il Pontefice. Lo spunto è proprio quel discorso di Ratisbona del settembre 2006 considerato da molti musulmani un attacco al profeta Maometto. A far infuriare Anders è la cosiddetta «retromarcia» di Ratzinger e della Chiesa. «Come risultato della controversia il Papa si è indirettamente scusato e non ha fatto più nulla per prevenire la Jihad globale contro i cristiani e la colonizzazione Islamica dell’Europa». A dar retta allo sterminatore nordico «Papa Benedetto ha abbandonato la Cristianità ... va considerato un Papa corrotto, incompetente, illegittimo e codardo al pari della maggior parte dei suoi predecessori». Nella «Anders visione» il Pontefice doveva «contattare tutti i vertici militari europei chiedendo d’avviare dei colpi di stato contro i regime multiculturali e cacciare l’Islam dall’Europa per la terza volta». Anders comunque rassicura i suoi fedeli. In capo a 50/ 70 anni la «rivoluzione conservatrice» prenderà piede in Europa e «adotterà tutti passi necessari per sradicare la corruzione che affligge la Chiesa» regalandole nuovi «Papa Crociati» pronti a «predicare l’autodifesa e la protezione dei cristiani».

Prima di far pulizia al Vaticano bisogna però far ordine tutt’attorno. Secondo Anders in Europa si annidano oltre 400mila traditori del tipo A e B, ovvero «i peggiori artefici della nostra decadenza, punibili con la morte e l’espropriazione». Sessantamila vivono in Italia. Sono «capi di stato e governo, i direttori di giornali, gli intellettuali, i grandi industriali e chiunque appoggi i partiti complici del multiculturalismo e il sistema parlamentare europeo». Nel Belpaese non si salverebbero in molti. Per Anders vanno messi al muro sia gli amici di Bersani che di Berlusconi, seguiti da quelli di Di Pietro e Casini. Fra i grandi la scampano solo Bossi e compagnia. Ma gli unici degni di salire sul carro dell’ «Europa liberata» sono Roberto Fiore e Forza Nuova citati come possibili alleati della futura crociata. Una «crociata nè facile né indolore» contro i regimi colpevoli d’ «aver consegnato l’Europa a 25 milioni di musulmani». Regimi «responsabili indirettamente della morte di 15mila persone» delle violenze su 500mila donne e dell’«incarcerazione di 150mila fratelli e sorelle contrari alle loro politiche» . Per cambiare tutto questo l’unica ricetta è «la violenza madre di ogni cambiamento». Ma non solo. «A volte c’ è bisogno di crudeltà, rifiutarsi d’applicarla significa tradire chi vorresti proteggere....meglio ucciderne troppi che troppo pochi». A quel punto Anders mette le carte in tavola. Dopo 777 pagine di proclami si passa all’azione. E il documento diventa la sceneggiatura della strage. L’unica avvertenza è un preambolo in cui Anders definisce «fiction» le successive 720 pagine. Ma è follia pensare che sia bastato ad evitare un’indagine. Anche perché il «giustiziere templare» esamina nel dettaglio l’acquisizione delle armi, la preparazione degli esplosivi, le operazioni di copertura per sfuggire ai controlli dell’intelligence. «Dovrete affittare una piccola fattoria di campagna ...con una parte esterna abbastanza vasta in cui scaricare e immagazzinare gli esplosivi». Anche la necessità di colpire prima le ragazze più attraenti presenti sull’isolotto mattatoio è illustrata preventivamente. «Ogni categoria di traditori comprende la figlia, la sorella o la madre di qualcuno .... il 60/70 per cento dei marxisti o dei suicidi umanisti sono donne ...così il 20 per cento dei funzionari di polizia e del personale militare (protettore del regime) .... quindi meglio accettare l’idea di uccidere le donne.... anche quelle più belle». E una parte altrettanto inquietante riguarda l’oggi. «Se sopravviverete all’operazione verrete presi e arrestati...

per un eroico cavaliere sembrerebbe l’epilogo, ma non per i Cavalieri della Giustizia. Il vostro arresto segnerà l’inizio della propaganda». Leggetelo bene. Terminator Anders non ha finito. Dopo lo sterminio sogna il tribunale. E un processo da trasformare in palco della propria lucida follia.

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