Burlando contromano sulla legge per le autostrade

Il presidente della Regione Claudio Burlando va ancora una volta «contromano» in autostrada: la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 7 della legge della Regione Liguria 6 agosto 2009, n. 30 che stabiliva la Promozione della realizzazione delle autostrade di interesse regionale, delle infrastrutture ferroviarie regionali e della fattibilità di tratte viarie strategiche sul territorio regionale, nella parte in cui consente di assoggettare a VIA regionale (la valutazione di impatto ambientale) i progetti di opere infrastrutturali relativi anche alle autostrade. Illegittimi anche gli articoli 5, commi 2 e 3, 6, 8 e 9, commi 1, 2 e 3, della legge 30 del 2009. È invece inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 7 della legge della Regione Liguria n. 30 del 2009, promossa, in relazione all’art. 117, primo comma, con riferimento alla Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992. È la direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Intanto, però, Burlando è occupato a censurare il Governo. Il testo definitivo non c'è ancora. Ma il processo alla manovra anticrisi, appena varata dal Consiglio dei Ministri, è già cominciato. E il presidente della Regione, che vuole far dimenticare il buco della sanità su cui è in bilico, non può che schierarsi in prima fila. Di ritorno dalla Conferenza delle Regioni, il Governatore ligure ha quindi dedicato la riunione di Giunta di ieri quasi in toto all'argomento e ne è uscito per così dire con una «faccia da Grecia», mai vista neppure per i pasticciacci di Montaldo. «Ci hanno dato la pistola in mano e ci hanno chiesto di essere noi a sparare - ha azzardato il Presidente - questa manovra mi sembra un'operazione frettolosa e poco meditata e appare in realtà come un messaggio ai mercati e all'Unione Europea: ecco, tagliamo 24 miliardi in due anni». Per Burlando, che sostiene di non aver certezze ma fornisce dei numeri, l'intervento potrebbe costare alla Liguria circa 200 milioni di euro, l'equivalente di quanto la Regione può spendere ogni dodici mesi liberamente, al netto delle spese fisse. Costo inaccettabile soprattutto perché la legge - spiega - gli impedisce, in settori diversi da quello sanitario, di aumentare le tasse, quasi che, poter scaricare tutto il peso della crisi direttamente sui cittadini, fosse molto meglio. E poco importa se i liguri dovranno già pagare salata la voragine che altrimenti inghiottirebbe gli ospedali con tutti i pazienti dentro: non guardando quei conti - è la linea -il bilancio è a posto e, ora che il nemico viene da fuori, conviene armarsi.

In attesa di poter esprimere ufficialmente al Governo tutta la sua preoccupazione, Burlando tratteggia quindi i contorni di un futuro cupo, con Regioni destinate all'immobilità e tagli agli investimenti, alle imprese, al turismo e ai servizi sociali, mentre l'assessore al Bilancio Rossetti prevede possibili aumenti tariffari per il trasporto pubblico locale, le mense scolastiche ed altri servizi. E quando una vecchietta al pronto soccorso si troverà a pagare un ticket di troppo c'è da scommettere che qualcuno le dirà: «È tutta colpa di Berlusconi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica