Burocrazia senza cuore Più di tremila morti non hanno una tomba

Ritardi nelle gare d’appalto rendono impossibile la tumulazione. E a coprire le bare solo la ghiaia

Burocrazia senza cuore 
Più di tremila morti  
non hanno una tomba

Quando il signor G. è andato al cimitero per portare un fiore alla suocera nell’anniversario della sua morte, non si sarebbe mai aspettato di trovare la tomba in quello stato. Un montarozzo di terra e un cippo bianco con il nome inciso sopra. Niente di più. "E pensare che il monumento funebre l’avevamo ordinato un anno fa. Per noi era cosa fatta". E invece. Invece al cimitero di Bruzzano c’è un intero campo, il 5, dove i morti sono tumulati ancora provvisoriamente. Da un anno almeno e per 500 casi, almeno. Una distesa di fotografie e lumini a ricordare i propri cari e un tappeto di ghiaia su cui è appoggiata una croce bianca uguale per tutti. Mancano i cordoli intorno alla tomba che delimitano le fosse, e quindi non è possibile posare il monumento funebre. C’è solo una cornice di piantine verdi intorno al perimetro della fossa a dare una parvenza di cura e attenzione. Colpa del ritardo con il Comune ha indetto la gara d’appalto per l’allestimento dei campi inumativi cimiteriali. Di tutti e cinque i cimiteri cittadini, però, che significa che a Milano ci sono ancora oltre tremila morti senza una tomba. Certo, poi chi vuole può mettere quel giardinetto provvisorio spiegano i familiari. "Dovrebbe rimanere lì solo trenta giorni. E comunque costa dai 70 ai 150 euro. La cosa assurda è che noi abbiamo già versato la quota intera per il monumento funebre un anno fa". Centottanta euro di tasse comunali da versare al momento del funerale, più un anticipo e saldo per l’interramento di 1.500 euro, più altri centottanta di tasse comunali per "indennizzo rimborso spese per segni funebri".
"Abbiamo anticipato i soldi per una cosa che non abbiamo ancora visto e non sappiamo quando ci sarà - continua il signor G. -. L’impresa dice che se il Comune non gli dà l’ok, non possono fare niente. Ma stanno tutti zitti, nessuno ti avverte dei ritardi. Quelle meno scrupolose incassano e basta e chissà se la faranno mai quella tomba...".
Chiamato in causa, il Comune ammette che un ritardo nell’affidare l’appalto per i cordoli effettivamente c’è stato e che si tratta di una situazione che vale per tutti e cinque i cimiteri cittadini, tremila tombe insomma. "La nuova gara è stata pubblicata il 10 giugno scorso - spiega il direttore del settore servizi funebri, Daria Maistri - per una spesa di 977mila euro più iva. Sarà aggiudicata settimana prossima e l’appalto sarà attivo dai primi di settembre". Precisano dal Comune che devono passare almeno sei mesi dall’inumazione prima di poter mettere la tomba e che la posa dei cordoli è preliminare a quella del monumento funebre. E quindi "per i morti seppelliti a dicembre 2009, il ritardo attuale è di circa 2 mesi visto che la posa del monumento decorre da giugno 2010". D’accordo. Ma per quelli invece sepolti un anno fa, a giugno 2009, come la suocera del signor G, il ritardo è molto di più, cinque mesi almeno. I bandi sono legati al bilancio comunale, tiene a precisare la dottoressa Maistri e il bilancio è stato approvato a maggio e quindi siamo partiti solo ora. "Al fine di evitare ulteriori ritardi per la posa di una parte dei monumenti, quelli relativi alle inumazioni di dicembre 2009 e gennaio 2010, si pensa di attivare entro il mese di luglio altri appalti attualmente in corso per la posa dei cordoli".


Accanto al campo 5 a Bruzzano, ce n’è un altro con le bare appena inumate. Sopra la montagnetta di terra una croce di plastica con il nome del defunto e un numero identificativo ad indicare l’ultimo arrivato. In attesa di avere la propria tomba.

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