Ferrero vende la Sampdoria ma provoca i tifosi: "Mi rimpiangerete"

In nottata arriva la conferma della cessione del club doriano a Radrizzani ma Ferrero non resiste alla tentazione di sparare a zero e scaricare le responsabilità della retrocessione. La fine amara di un'epoca tra le più buie del club genovese

Ferrero vende la Sampdoria ma provoca i tifosi: "Mi rimpiangerete"
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Le polemiche infinite legate al rapporto tra Massimo Ferrero e la Sampdoria non sono terminate nemmeno con il passaggio di mano del club. Proprio quando il discusso proprietario del club blucerchiato conferma a Telenord di aver ceduto il club ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, Ferrero non riesce a non riportare i riflettori su sé stesso, scatenando la reazione di una tifoseria ancora furibonda per una stagione da dimenticare. La notizia positiva è che la Samp potrà quindi iscriversi al prossimo campionato di Serie B ma per riportare la tranquillità in quel di Bogliasco servirà qualche giorno.

Ferrero spara a zero

Le voci, le indiscrezioni si inseguivano da giorni, lasciando in fibrillazione la sponda doriana di Genova, che è arrivata sul punto di temere che il castello di carte crollasse in maniera definitiva. Il peggio è stato evitato: il prestito obbligazionario da 40 milioni consente la ricapitalizzazione della società, il pagamento (in ritardo) degli stipendi e l’iscrizione alla cadetteria. Invece di farsi da parte con un minimo d’eleganza, Ferrero rimane fedele a sé stesso, sparando a zero su tutto e tutti. Non è stata una trattativa: ci hanno portato a ragionare col cuore, perché non prendo soldi, non prenderò niente. Non accetterò più insulti: sono felice, l'ho fatto per la gente, per quella parte di tifoseria che non mi insultava”.

Prima di scivolare nell’ombra, un’ultima stoccata verso chi, a suo dire, ha causato gli errori che hanno portato la Samp in Serie B. Basta cercare un capro espiatorio, io sono 18 mesi che non 'tocco palla' con la Samp e gli errori non sono stati fatti da me. Io ho fatto il bene della società, ho deciso col cuore e per la gente. Dico solo che un giorno mi rimpiangerete. In bocca al lupo ad Andrea Radrizzani che è un uomo di calcio”.

Ferrero Sampdoria

Apriti cielo. In molti tra i tifosi più appassionati non sembra nemmeno esserci spazio per il sollievo nel vedere finalmente uscire dalla società un presidente che si era attirato critiche come pochi altri. Le reazioni sono scomposte, furenti; le recriminazioni e le accuse fioccano copiose senza che però traspaiano dal comunicato stampa della società o dalle parole del presidente Marco Lanna, che prova a fare buon viso a cattivo gioco. La Sampdoria comunica come il prestito siafunzionale all'esecuzione del piano di ristrutturazione della società” mentre il presidente sottolinea come il percorso non sia ancora concluso. Salutando i tifosi, Lanna ha detto che “sono state due giornate intense, dobbiamo ringraziare tutte le parti coinvolte che hanno fatto un grandissimo lavoro, ci sono tante altre cose da fare ma non è finita qui e dobbiamo lavorare parecchio. Abbiamo fatto un passo importante ma ce ne sono tanti altri che dobbiamo fare. Adesso bisogna pedalare.

L’era più buia per la Samp?

Il rapporto tra l’imprenditore cinematografico e la società genovese era iniziato nel 2014 tra l’entusiasmo dei tifosi e le speranze di un ritorno all’età dell’oro. Il presidente faceva simpatia, era spesso e volentieri sopra le righe, con dichiarazioni ogni tanto discutibili ma, tutto sommato, il feeling c’era. Il momento della svolta nel 2019, quando era arrivata una proposta di acquisto molto intrigante: i danarosi americani Dinan e Knaster avevano chiesto a Gianluca Vialli di essere il volto della nuova Sampdoria, un sogno per i tifosi. Ferrero non ne aveva voluto sapere, rovinando definitivamente il rapporto con una tifoseria stanca delle sue sparate e di alcune scelte davvero discutibili.

Ferrero Ladro

E pensare che l’inizio dell’era Ferrero era stato davvero promettente: il settimo posto in classifica e l’Europa League conquistata con l’idolo Mihajlovic in panchina sembravano l’inizio di un cammino importante. Le cose, purtroppo, non andarono secondo i piani: gli allenatori passarono, uno dopo l’altro, da Zenga a Montella fino all’illusione Giampaolo e quel nono posto che sembrava l’inizio della rinascita. Dal flop di Di Francesco alla salvezza in extremis con Ranieri all’esperimento D’Aversa, un percorso reso ancora più complicato dalle nubi che si addensano all’orizzonte.

Ferrero Vattene

La situazione precipita il 6 dicembre 2021, quando la Guardia di Finanza arresta Ferrero per un’inchiesta relativa alle attività nel settore alberghiero e cinematografico del presidente. Le conseguenze sulla società sono devastanti: il Cda resta in carico ben più del previsto, la situazione va di male in peggio, arriva la retrocessione e tutti temono che una delle società più amate d’Italia possa addirittura scomparire.

Il disastro è stato evitato in extremis, anche se potrebbe arrivare una penalizzazione in Serie B per il ritardo del pagamento degli stipendi ma a Genova non sembrano preoccupati. L’era forse più buia della Sampdoria è finalmente finita. Da qui non si può che risalire.

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