Fiato sospeso per il maestro del calcio Zeman

Il boemo è ricoverato al Gemelli di Roma dopo un’ischemia cerebrale. L’ex allenatore tra le altre di Lazio e Roma è in terapia intensiva e nell’ultimo anno e mezzo aveva già avuto parecchie vicissitudini di salute

Fiato sospeso per il maestro del calcio Zeman
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Il mondo del calcio è col fiato sospeso per Zdenek Zeman. Il boemo è stato ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma nelle scorse ore dopo un’ischemia cerebrale. L’ex allenatore tra le altre di Lazio e Roma è in terapia intensiva e nell’ultimo anno e mezzo aveva già avuto parecchie vicissitudini di salute. Un anno fa era stato costretto a lasciare la panchina del Pescara a causa di alcuni problemi cardiaci. Lo scorso autunno poi era stato colpito da un ictus, che gli aveva causato un'emiparesi al braccio destro. A quasi 78 anni non aveva perso la passione per il pallone e solo gli acciacchi legati all’età l’hanno costretto a rinunciare alla sua più grande passione. Niente più panchine, ma sperava di tornare in pista magari come direttore tecnico. La speranza è che possa accadere nei prossimi mesi. Significherebbe aver superato anche questa difficile partita. D’altronde Zdenek è sempre stato nella sua vita un uomo che ama andare all’attacco. In campo e fuori. Il suo 4-3-3 è diventato iconico oltre che iper imitato in giro per l’Italia e il mondo. Lontano dal rettangolo verde si è sempre speso in prima persona contro il doping e la corruzione arbitrale. Motivo per cui agli inizi degli anni Duemila fu osteggiato dai poteri forti del pallone.
Tanto che la sua carriera in ascesa fino ad allora andò poi a ritroso. Eppure il suo lavoro sul campo resta straordinario, soprattutto per i calciatori offensivi che ha saputo far crescere e valorizzare. In tanti da Beppe Signori a Francesco Totti passando per Ciro Immobile e Lorenzo Insigne gli devono buona parte dei successi della loro carriera. Soddisfazioni che valgono molto più di tanti trofei in bacheca. Anche per questo è sempre stato un personaggio divisivo. In tantissimi l’hanno amato, tanto da coniare ai tempi del Foggia il termine “Zemanlandia” per celebrare il gioco spettacolare e divertente della sua squadra. Con uno come Zeman non ci si annoiava mai.

Basti pensare pensare che alla fine degli anni Novanta molti tifosi laziali “tradivano” la loro squadra allenata da Eriksson e in lotta per lo Scudetto per andare la domenica a vedere la Roma del boemo. Solo un maestro di calcio come Zeman poteva riuscirci.

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