"Con Rudi Garcia sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro", questo il De Laurentiis pensiero durante un convegno organizzato da Confindustria presso l'università Luiss Guido Carli di Roma (le parole riprese da La Repubblica).
Momento difficile
Il Napoli campione d'Italia in carica si trova attualmente al quinto posto a meno sette dal Milan capolista, a meno cinque dall'Inter seconda e a meno tre dall'accoppiata composta da Juventus e Fiorentina. Quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte, con 17 gol realizzati e 9 subiti. In Champions League, invece, dopo il successo all'esordio contro il Braga è arrivata la sconfitta, a testa alta, contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti con il gran gol di Federico Valverde (poi diventato autogol di Alex Meret). Rudi Garcia è già sulla graticola non solo per i risultati non in linea con le aspettative ma soprattutto per la gestione del gruppo.
De Laurentiis è uomo imprevedibile e potrebbe anche decidere di cambiare guida tecnica dopo sole 10 partite per cercare di riportare la serenità in un ambiente che sembra averla smarrita dopo soli 4 mesi da uno scudetto vinto da protagonisti. La pesante eredità lasciata da Luciano Spalletti pesa sulla testa del tecnico francese che in questi due mesi ha sollevato diversi dubbi sulla sua gestione.
Chi al posto di Garcia? L'ex allenatore della Roma sembra di fatto in procinto di essere esonerato anche se al momento tutto è in standby con De Laurentiis che potrebbe ancora decidere di concedere l'ultima chance dopo la sosta con Verona, Union Berlino, Milan, Salernitana e ancora Union Berlino un quintetto di partite davvero insidioso. Il sogno e non è una novità si chiama Antonio Conte che sembra un obiettivo difficile da raggiungere. Al Tottenham l'ex Inter guadagnava circa 9 milioni di euro netti a stagione.
Il numero uno azzurro ha però le giuste credenziali e carte in regola per convincere Conte ad accettare l'ennesima grande sfida della sua carriera da allenatore in una piazza complicata come quella partenopea. Sullo sfondo restano i profili di Igor Tudor, ex Udinese e Marsiglia che l'anno passato ha riportato in Champions League i francesi.
Non solo lui, perché c'è anche Marcelo Daniel Gallardo, ex stella e anche ex tecnico del River Plate che dalla scorsa estate è senza panchina. Priva di fondamento, almeno per il momento, sembrerebbe invece la pista che porta all'ex allenatore di Sampdoria e Milan Marco Giampaolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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