Niente più danze sulla linea di porta né tentativi di distrarre il giocatore che si appresta a battere a rete dagli 11 metri: arrivano per i portieri le nuove stringenti norme comportamentali a cui attenersi durante l'esecuzione dei calci di rigore.
L'esempio dei Mondiali di Qatar
Le norme, che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° luglio, finiranno inevitabilmente col tutelare soprattutto chi tenta di mettere a segno un penalty, piuttosto che l'estremo difensore, a cui sarà richiesto un atteggiamento ineccepibile. Determinante, in tal senso, quanto accaduto durante la lotteria dei rigori che ha deciso la finale tra Argentina e Francia nell'ultimo Campionato del mondo di calcio disputato in Qatar. Emiliano "El Dibu" Martinez, divenuto il simbolo della vittoria della Albiceleste contro la nazionale transalpina, ha in effetti utilizzato una serie di espedienti con l'obiettivo di far perdere la concentrazione ai giocatori incaricati di calciare dagli 11 metri. Trucchetti a cui, a onor del vero, gli estremi difensori fanno spesso ricorso per provocare un po' di agitazione extra al rivale di turno.
Precedenti illustri
E nel recente passato esistono degli esempi piuttosto celebri, verificatisi in eventi importanti, come le finali di Coppa dei Campioni/Champions League. Come dimenticare, infatti, il teatrino messo in piedi dal portiere Bruce Grobbelaar nella finale del 1984 tra Roma e Liverpool o la danza irrisoria di Jerzy Dudek (portiere, ancora una volta, dei "Reds"), il quale ipnotizzò i giocatori del Milan (già frastornati per la rimonta da 0-3 a 3-3) durante la lotteria dei rigori che assegnò la Coppa dalle grandi orecchie agli inglesi nel 2005 a Istanbul?
La vetrina dei Campionati del mondo, presumibilmente, ha riportato con forza il problema al centro dell'attenzione dell'Ifab, organismo indipendente deputato a cambiare le regole del gioco del calcio. Fine dei giochetti, dal 1° luglio cambierà tutto: Ifab li ha messi al bando, non occupandosi di definirli uno per uno ma dicendo genericamente che non saranno più consentiti comportamenti "unfair" cioè "scorretti".
L'atteggiamento dell'estremo difensore dovrà essere ineccepibile: il portiere non potrà più tassativamente toccare pali o traverse prima della battuta, nè andare verso il dischetto per provocare o distrarre l'avversario di turno oppure per riposizionare il pallone. In realtà nel vecchio regolamento c'erano già delle norme da seguire, anche se spesso i direttori di gara decidevano di soprassedere. "Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la rete, finché il pallone non è stato calciato", si leggeva nella Regola 14 al Comma 1.
L'aggiunta di un'ulteriore precisazione alla frase sopra citata consentirà all'arbitro di intervenire qualora individui un atteggiamento antisportivo:"Il portiere non deve comportarsi in modo tale da distrarre il calciatore in maniera scorretta, ad esempio ritardando l'esecuzione del tiro o toccando i pali, la traversa o la porta". "Si chiarisce che il portiere non deve comportarsi in maniera tale da non mostrare rispetto per il gioco e per l'avversario, ovvero distraendo ingiustamente il calciatore", spiega Ifab.
I commenti
Ovviamente il nuovo regolamento è stato accolto con favore dai rigoristi, meno dagli estremi difensori.
Il portiere del Milan e della nazionale francese Mike Maignan ha commentato la notizia con un'amara ironia. "Nuove regole dell'Ifab per i rigori nel 2026: i portieri dovranno essere di spalle al momento del tiro. In caso di interruzione, calcio di punizione indiretto", ha scritto sui social l'estremo difensore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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