L’Inter di campionato torna ad essere la brutta copia di quella scintillante vista in Champions. Invece di approfittare dei passi falsi di Milan e Napoli negli altri anticipi del sabato, arriva l’undicesima sconfitta in campionato per i nerazzurri, uno stop estremamente doloroso che mette ancora più pressione alla panchina di Simone Inzaghi. Ad uscire dal campo tra gli abbracci, il Monza di Palladino che può offrire una gioia al Presidente Berlusconi, ancora in ospedale. La corsa al quarto posto si complica ulteriormente per l’Inter, che dovrà attendere i risultati di Roma ed Atalanta nella domenica della 30° di Serie A.
I 74135 spettatori del Meazza si aspettavano una grande prova dei nerazzurri ma, evidentemente, il pensiero del ritorno col Benfica di mercoledì è troppo per far giocare in scioltezza l’Inter. Come al solito, possesso palla ed occasioni non si riescono a tradurre in gol, tenendo in vita a lungo l’ostico Monza. Gli ospiti provano a colpire in contropiede ma senza mai mettere in pensiero la porta difesa da Onana. Nel finale Inzaghi è costretto a giocarsi il tutto per tutto: spazio al rientrante Calhanoglu e, soprattutto, alla LuLa. Il Monza subisce parecchio ma ha praterie da sfruttare in ripartenza.
Su una di queste occasioni arriva il colpo che non ti aspetti: angolo preciso di Ciurria, la difesa si dimentica Caldirola che incorna alla grande. Inzaghi getta in campo anche Dzeko, cercando almeno di strappare un punto ma il Monza si chiude alla grande. Terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche per i nerazzurri, certo non il viatico che il gran pubblico del Meazza si aspettava a pochi giorni dall’incrocio di Champions col Benfica.
La partita
Come ampiamente previsto alla vigilia, discreto turnover per Inzaghi, che tiene a riposo Lautaro Martinez ed Edin Dzeko, dando spazio al tandem Lukaku-Correa. Sulle fasce partono da titolari Dumfries e Gosens, che ha fatto bene a Lisbona. In difesa, a rimanere in panchina è Acerbi, sostituito al centro da De Vrij; confermati invece gli ottimi Darmian e Bastoni, miglior assist-man dei nerazzurri. Invece della prevista staffetta con Mkhitaryan, Asllani parte dal primo minuto ma prende il posto di Milan Skriniar. Calhanoglu è a disposizione del tecnico di Piacenza che però non lo azzarda dall’inizio.
Palladino scompagina le previsioni della vigilia, affidandosi al solo Dani Mota Carvalho in attacco, con i guizzanti Colpani e Sensi alle sue spalle. Mediana all’insegna di un mix tra forma e sostanza con Rovella e Pessina, mentre la spinta dovrà arrivare dalle fasce, dove Ciurria e Carlos Augusto hanno gamba e piedi buoni per i cross. La coppia di avanti Petagna e Caprari partono dalla panchina ma potrebbero benissimo entrare a partita in corso se le cose non dovessero andare secondo i piani.
Possesso Inter, poca precisione
Partenza convincente quella dei padroni di casa, che provano ad aggredire i brianzoli. L’undici di Palladino prova a controllare il ritmo e gestire il possesso, ma l’Inter riesce a prendere il sopravvento dopo qualche minuto. Con i biancorossi costretti ad arretrare, ecco che arrivano le prime iniziative: al 5’ buono il cross del solito Barella dalla destra, Lukaku sale bene ma non riesce ad imprimere forza e precisione al pallone. Correa, già visto in netto progresso col Benfica, continua a fare bene al limite dell’area, trovando spesso il modo di rendersi pericoloso. All’8’ l’argentino perde il momento buono per il tiro, mentre un paio di minuti dopo è Mkhitaryan a non inquadrare lo specchio della porta. L’Inter cresce in convinzione e piglio, mettendo decisamente alle corde gli ospiti, pur senza mai impensierire davvero l’ex Di Gregorio. I nerazzurri stazionano per lunghi tratti nella tre quarti brianzola, impedendo al Monza di fare quel che gli riesce meglio, ovvero colpire in ripartenza. Buono il giro palla dei padroni di casa ma, come succede da qualche settimana a questa parte, poche vere occasioni da gol create.
Al 23’ la partita si anima di colpo: visto che il fraseggio dei nerazzurri non combina molto, il Tucu Correa prova a fare tutto da solo. Nello stretto trova spazio tra i difensori, puntare la porta e liberare un tiro velenoso da posizione non semplice. Per fortuna degli ospiti, Di Gregorio risponde bene e sul rovesciamento di fronte Colpani mette un cross insidiosissimo nell’area piccola. De Vrij c’è e spazza via ma ora la partita è più aperta. Al 28’ tegola sul Monza: Stefano Sensi sente qualcosa che non va ed è costretto a lasciare il campo. Sfortunatissimo l’ex nerazzurro, che finora era riuscito ad evitare stop prolungati al Monza. Spazio quindi per Caprari, sostituzione che rivoluziona il piano partita di Palladino, vista la diversa cifra tecnica dell’ex Hellas Verona. L’Inter ne approfitta e prova ad aggredire dalle fasce ma Dumfries è poco preciso. Il Monza prova a portarsi in avanti ma rischia di esser preso in contropiede. Gli ospiti provano ad avvolgere l’Inter con una fitta rete di passaggi ma la retroguardia dei padroni di casa fa buona guardia. Gli unici pericoli per i nerazzurri vengono da qualche pallone riconquistato dai biancorossi: al 38’ bello il calcio d’angolo di Colpani che trova Izzo in piena area, ancora impreciso di testa. Nel finale del primo tempo punizione interessante dal limite dell’area ma la parabola di Asllani non si abbassa quanto dovrebbe.
La decide Caldirola
Al rientro in campo, è l’undici di Palladino a presentarsi meglio: al contrario del primo tempo, Ciurria spinge più sulla destra, approfittando del mismatch con Robin Gosens. Mota Carvalho un po’ troppo solo e l’Inter riesce a cavarsela senza troppi grattacapi. Al 48’ contrasto duro proprio tra il portoghese e Stefan de Vrij: l’olandese prova a stringere i denti ma non ce la fa. Obbligato quindi il cambio con Acerbi. Darmian al 52’ trasforma un passaggio rischioso di Asllani in una corsa irresistibile verso l’area: al momento di trovare la corsa di Lukaku, l’ex Empoli è impreciso. Il Monza, però, in campo c’è ed accenna un pressing a tutto campo: su uno dei palloni recuperati c’è anche spazio per un interessante tiro a giro di Rovella che si spegne ad un mezzo metro dal palo lontano di Onana. Non male il momento dei brianzoli, che soffrono decisamente meno che nel primo tempo. Le ripartenze dell’Inter rimangono sempre pericolose: su una palla recuperata bene, Barella alimenta Acerbi che mette un cross sulla testa di Lukaku. Di Gregorio nega ancora la gioia del gol al belga, che un minuto dopo mette dal limite un gran tiro a giro. La sfera si spegne ad un palmo dall’incrocio dei pali, lasciando l’ex Chelsea furibondo.
Palladino, intuendo il momento difficile dei suoi, inserisce forze fresche in campo: dentro Birindelli e Machin per Colpani e Rovella, ma il romanzo della partita non cambia. Inter sempre più determinata e Monza costretto a chiudersi in difesa. Il contropiede del Monza, però, rischia di essere letale: intervento ruvido di Machin su Barella, ripartenza interessante e pallone che arriva sui piedi di Dany Mota Carvalho. Tiro interessante che sfila ancora poco lontano dall’incrocio dei pali difesi da Onana. Partita ora più piacevole, con più ritmo ed occasioni da entrambe le parti. Al 69’ bello il passaggio di Correa in piena area per la corsa di Dumfries, che però vola in terra. Lungo check del VAR e Inzaghi ne approfitta per qualche cambio, gettando nella mischia Calhanoglu, Lautaro Martinez e Brozovic per Asslani, Mkhitaryan e Correa. Ricomposta la LuLa, l’Inter alza ancora la pressione sugli ospiti, schiacciando il Monza. Nel momento migliore dell’Inter, arriva la doccia gelata. Calcio d’angolo ad uscire molto interessante di Ciurria, Bastoni si dimentica Caldirola e il difensore brianzolo, tutto solo, la schiaccia dove Onana non può arrivare. 1-0 Monza.
La reazione dell’Inter arriva un paio di minuti dopo: filtrante al bacio di Calhanoglu su Lautaro Martinez ed il Toro lascia partire un bel tiro. Di Gregorio, però, si supera. È il momento del tutto per tutto: fuori Darmian, dentro Edin Dzeko per un inedito tridente. Finale al cardiopalma quello al Meazza con l’Inter che rischia un’imbarcata davvero imprevista. Il Monza, ora, rallenta il ritmo delle operazioni. Palladino mette in campo Marlon per Izzo e Valoti per Mota Carvalho, approfittando di ogni occasione per togliere il vento dalle vele dell’Inter. Ai padroni di casa servirebbe un guizzo ma i brianzoli chiudono tutti gli spazi, aumentando a dismisura la densità difensiva. I cinque minuti di recupero vedono gli ultimi assalti dell’Inter, che si apre però ai contropiedi dei biancorossi. L’occasione buona arriverebbe al 92’ quando su calcio d’angolo la sfera arriva sulla testa di Lautaro Martinez: il campione del mondo la trova ma non inquadra lo specchio della porta. Finale convulso, con una lunga serie di colpi di testa e l’occasione migliore per l’Inter proprio sull’ultima azione. Nuovo angolo, palla sulla testa di Edin Dzeko ma l’ex romanista non ci arriva per un niente. Non c’è tempo per altro, finisce 1-0 per il Monza.
Il tabellino
INTER (3-5-2): Onana ; Darmian (81’ Dzeko), De Vrij (50’ Acerbi), Bastoni ; Dumfries , Barella , Asllani , Mkhitaryan , Gosens ; Correa , Lukaku . A disposizione: Handanovic, Zanotti, Carboni, Gagliardini, Dzeko, Brozovic, Calhanoglu, Acerbi, Martinez, D'Ambrosio, Dimarco, Bellanova, Cordaz. Allenatore: Simone Inzaghi
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio ; Izzo (84’ Marlon), Marì , Caldirola ; Ciurria , Rovella (59’ Machin), Pessina , Carlos Augusto ; Colpani (59’ Birindelli), Sensi (28’ Caprari); Dany Mota (85’ Valoti). A disposizione: Sorrentino, Petagna, Donati, Barberis, Marlon, D'Alessandro, Cragno, Antov, Caprari, Vignato, Gytkjaer, Machin, Birindelli, Valoti, Carboni. Allenatore: Raffaele Palladino
Marcatori: 76’ Caldirola (M)
Ammoniti: 43’ Izzo (M), 61’ Caprari (M), 65’ Mkhitaryan (I), 79’ Brozovic (I)
Espulsi: -
Arbitro: Luca Pairetto (sez. Nichelino)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.