Tutti con Gianluca Vialli: come sta l'ex attaccante dopo il ricovero a Londra

La madre e uno dei fratelli sono rientrati a Cremona per Natale. Intanto anche l'amico ed ex compagno di squadra Massimo Mauro andrà a fargli visita

Tutti con Gianluca Vialli: come sta l'ex attaccante dopo il ricovero a Londra

Arrivano aggiornamenti sulle condizioni di Gianluca Vialli. L'ex attaccante di Samp, Juve e Nazionale è ricoverato alla Royal Marsden Hospital, una clinica non lontano dalla sua casa nel quartiere Belgravia, continua la sua lotta contro il tumore al pancreas che gli è stato diagnosticato nel 2017.

Sabato la visita della madre 87enne, Maria Teresa, e del fratello Nino, poi rientrati a Cremona lunedì per il Natale. A breve, probabilmente già oggi, quella della sorella Mila, e forse anche degli altri fratelli Marco e Maffo. Un modo per dimostrargli che al suo fianco non ha solo la moglie Cathryn White Cooper (che si deve occupare anche delle figlie Olivia e Sofia), ma tutti quelli che gli vogliono bene.

Poi ci sono gli amici di sempre, Antonio Cabrini, cremonese come Vialli, gli ha scritto una lettera attraverso la Provincia, il quotidiano del loro capoluogo. Ma sarà vicino a lui anche uno dei suoi più cari amici, ovvero Massimo Mauro, creatore con lui della "Fondazione Vialli e Mauro" contro la Sla. L'ex centrocampista è decollato oggi verso Londra all'ora di pranzo. Anche Gianfranco Zola, che abita a Londra, è idealmente accanto all’amico. La Figc e il "gemello" Roberto Mancini intanto mantengono un canale aperto con la famiglia. Sperano e pregano come tutti.

John Terry, bandiera del Chelsea lanciata in maglia Blues proprio da Vialli, sceglie invece Twitter per mandare il suo supporto all’ex allenatore: "Sii forte e continua a lottare Luca. Tutti pensiamo a te. Ti mandiamo amore, forza e preghiere". Affetto anche dall’ex giocatore della Juve ed opinionista Rai Claudio Marchisio e da tanti altri protagonisti del mondo dello sport e non solo, da Massimo Moratti a Lapo Elkann, al cantante Fedez.

La situazione

Sulle condizioni di salute del capo delegazione azzurra vige il massimo riserbo. Il personale della clinica (che ha tra i suoi luminari il professor David Cunningham) ieri addirittura negava la presenza di Gianluca e si appellava al rispetto della privacy: nessuna comunicazione, nessun bollettino medico e accessi all’interno della struttura controllati a dovere. Niente è filtrato. Alla fine di una giornata con tanta apprensione, c’è il fatto che la mamma e il fratello Nino sono rientrati in Italia.

Dopo che il brutto male ha rialzato la testa, Vialli si sta sottoponendo a un nuovo ciclo di terapie che lo stanno provando a livello fisico, ma al tempo stesso non ha nessuna voglia di mollare. Le cure che non sono bastate per debellare "quel compagno di viaggio sgradito", come lo ha definito in più interviste. Aveva paura a cantare vittoria Vialli e purtroppo aveva ragione.

La partita per la sua vita ancora una volta l’ex numero 9 la sta giocando mettendoci tutto se stesso, così come ha sempre fatto in campo nella sua straordinaria carriera, dalla Cremonese alla Sampdoria, dalla Juventus al Chelsea e in Nazionale.

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