Casa del jazz apre agli studenti aquilani

Dopo le parole (belle, senza dubbio), arrivano i fatti. Il terremoto del 6 aprile scorso ha dato la stura a una lunga teoria di iniziative di solidarietà. Il mondo dello spettacolo ha fatto la sua parte, certo. Altrettanto però ha fatto il mondo dell’accademia e delle scuole musicali. Tra le istituzioni che si sono rimboccate le maniche e che hanno deciso di passare dalle parole ai fatti c’è adesso anche la romana Casa del Jazz. Ieri l’annuncio: la struttura di via Porta Ardeatina ospiterà i corsi del Conservatorio dell’Aquila. Facendo seguito alla proposta del professor Marcello Piras, docente di Storia della musica al Conservatorio di L’Aquila, di mettere a disposizione gli spazi della Casa del Jazz come aule per i corsi del conservatorio «Alfredo Casella» del capoluogo abruzzese, al momento inagibile a causa del terremoto, il direttore artistico della Casa del Jazz, Luciano Linzi, ha subito appoggiato la richiesta. Immediatamente è giunta l’approvazione dell’Assessore alle Politiche culturali del Comune di Roma, Umberto Croppi e dei dirigenti della Azienda Speciale del Comune di Roma PalaExpo, di cui la Casa del Jazz fa parte.
Gli otto spazi messi a disposizione, di cui tre insonorizzati e due con pianoforte, saranno fruibili da oggi fino a metà giugno.

Il Conservatorio de L’Aquila è uno dei più prestigiosi per tradizione e qualità dei docenti, e al momento, per portare avanti le classi tuttora in corso, deve appoggiarsi a varie strutture fuori dall’area colpita dal sisma.

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