In Cassazione quattro ricorsi su dieci riguardano il fisco

Quattro ricorsi su dieci giunti in Cassazione riguardano la materia tributaria: è un dato clamoroso quello rivelato da Giovanni Canzio, primo presidente della Corte, all'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario. «Oggi, dopo 17 anni, abbiamo una pendenza di oltre centomila ricorsi, non tutti ascrivibili al contenzioso tributario, ma esso ha una buona responsabilità», ha spiegato Canzio sottolineando che sulla Cassazione incombe «un macigno da cinquantamila cause arretrate».

Nel 2016 le liti tra gli italiani e il fisco hanno toccato un valore complessivo pari a 32 miliardi, in lieve calo rispetto ai 34 miliardi registrati nel 2015. In aumento il valore medio dei giudizi, pari a 112.363 euro per quelli delle Corti tributarie provinciali e 194.104 euro per quelle regionali.

I processi tributari pendenti al 31 dicembre 2016 sono in totale 468.839, a fronte dei 530.521 dell'anno precedente, di cui 318.192 nel grado provinciale e 150.647 in quello regionale. I nuovi processi iscritti a ruolo sono stati 232.992 di cui 164.101 nel grado provinciale e 68.891 in quello regionale.

Nell'anno trascorso sono state decise controversie per un totale di 294.289, di cui 232.077 del grado provinciale e 62.212 di quello regionale.

A fronte dei provvedimenti cautelari richiesti, quelli decisi sono stati 53.348 nel grado provinciale (concessi il 43,4 per cento) e 2.230 nel grado regionale (concessi il 29 per cento).

In forte recupero l'arretrato tributario: come ha spiegato il presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, Mario Cavallaro, esso si è attestato al 12 per cento, quasi raddoppiando rispetto al 2015.

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