BLUE PROFONDO. Non sembra conoscere fine il lento affondare della corazzata Chelsea. Il naufragio di Champions League contro l'Inter non è stato seguito da una riscossa e l'ammiraglio Ancelotti ha dovuto subire una battuta d'arresto anche in campionato, dove il sorpasso del Manchester United - finora solo virtuale - da domenica è anche effettivo. Impegnati a Blackburn, i Blues rivedono la loro stagione in 90': prima Drogba, l'unico veramente insostituibile della rosa, porta avanti i londinesi; poi Diouf li raggiunge e li ricaccia a -4 dai Red Devils. Un 1-1 che arriva in un momento in cui la stampa non è particolarmente tenera con l'ex mister milanista. Ancelotti è accusato di non aver dato un gioco a un gruppo di campioni e gli infortuni non sono considerati un alibi. Adesso la classifica recita United a 69 punti, Arsenal a 67 e Chelsea a 65. Anche se dovessero vincere il recupero, quindi, Terry & compagni sarebbero comunque dietro a Ferguson.
INDIAVOLATI. Non si ferma invece il 2010 esaltante del Manchester United e soprattutto di Wayne Rooney, 12 gol nelle ultime otto partite di Premiership e capocannoniere con 26 centri. All'Old Trafford domenica era di scena il Liverpool, in quello che può essere considerato il Derby d'Inghilterra tra le formazioni più vincenti del panorama britannico. I Reds, incolori per tutta la stagione, erano perfino passati in vantaggio grazie all'incornata di Torres, ma un rigore concesso per un fallo di Mascherano su Valencia (iniziato abbondantemente fuori area) aveva offerto a Rooney la palla del pari: dal dischetto Reina respinge, ma il bomber di Ferguson ribatte in rete per l'1-1. Seguito nella ripresa dal gol in tuffo di testa del coreano Park che vale il 2-1 e la testa della classifica e che probabilmente affossa definitivamente i sogni di quarto posto di Rafa Benitez, ora a 4 punti dal Tottenham (che ha anche una partita in più da giocare).
ZITTI ZITTI. Con i fari spenti e l'umiltà degli outsider, anche l'Arsenal sorpassa il Chelsea. Lo fa dopo un derby vinto all'Emirates Stadium contro il West Ham di Zola. Al gol lampo di Denilson, gli Hammers potrebbero pareggiare, se Diamanti non sbagliasse il rigore dell'1-1. Solo per la tranquillità il penalty per i Gunners, trasformato da Fabregas per il 2-0 (15 gol per il capitano spagnolo dell'Arsenal). Wenger si può dunque gustare il secondo posto a due lunghezze da Ferguson, mentre Zola si ritrova di nuovo invischiato nella zona retrocessione, ora distante solo la miseria di tre punti (West Ham a 27, la coppia Burnley-Hull City a 24).
CACCIA ALL'EUROPA. Se - come detto - il Liverpool arranca, la corsa al quarto posto vede volare Tottenham e Manchester City. Gli Spurs passano a fatica sul campo di uno Stoke City in inferiorità numerica e restano quarti a 55 punti, mentre i Citizens di Roberto Mancini passano al Craven Cottage (2-1 sul Fulham, reti di Santa Cruz e Tevez) e salgono al quinto posto a quota 53, ma con un match in più da giocare rispetto ai londinesi.
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