Ciclismo: la Federazione celebra le vittorie e chiede strade sicure

In un clima di lutto e memoria per le vittime di Lamezia Terme e nel ricordo dell'ex ct Ballerini, assegnati al Coni nel «Giro d'onore 2010» i premi agli azzurri delle due ruote. Il ministro della salute Fazio: «Bisogna aumentare la sicurezza». Il presidente federale Di Rocco: «Chi pedala deve essere sereno»

Una giornata di festa, di celebrazioni. Ma anche di lutto e memoria. È quella che ha vissuto il mondo del ciclismo italiano al Salone d'Onore del Coni col «Giro d'Onore 2010», cerimonia di premiazione degli azzurri del ciclismo e del paraciclismo, che hanno conquistato in tutte le discipline medaglie e meriti nella stagione appena conclusa. La Federciclismo, infatti, nel suo 125° compleanno, ha voluto dedicare la cerimonia alla memoria delle vittime della strage di Lamezia Terme, ricordando però anche l'ex commissario tecnico Franco Ballerini, scomparso lo scorso febbraio mentre partecipava ad una rally.
«Ancora una volta il ciclismo ha dimostrato le sue capacità e le sue vittorie a tutti i livelli, sia in campo maschile che femminile - ha dichiarato il presidente del Coni, Gianni Petrucci -. Questo è un bel mondo, che non dimentica la memoria di Ballerini ed è pronto a piangere e ricordare le vittime di Lamezia Terme. E anche se vanno bene tante cose, e nel doping ci si sta impegnando a fondo, non bisogna prendersela se il Coni a volte critica o dice delle cose che non fanno piacere perchè è sempre pronto a sostenere il ciclismo, sarà sempre al suo fianco».
Alla cerimonia, nel corso della quale sono stati premiati 45 atleti tra cui l'iridata di Melbourne, Giorgia Bronzini, Ivan Basso (vincitore del Giro d'Italia) e Vincenzo Nibali (Vuelta di Spagna), ha preso parte anche il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio: «Essendo ciclista ci tengo particolarmente a partecipare a questa cerimonia. Oggi si celebra la punta dell'iceberg in senso positivo di quello che è uno degli sport più popolari del nostro paese. Come Governo però abbiamo degli impegni per la pratica amatoriale, come ad esempio aumentarne la sicurezza alla luce di quanto successo nei giorni scorsi a Lamezia Terme». «Come Ministero della Salute dobbiamo tenere poi sotto osservazione e stretto controllo il doping amatoriale che sta raggiungendo dei picchi preoccupanti - ha sottolineato Fazio -. Il Governo, per fare in modo di avere uno sport pulito, trasparente e sicuro, continuerà con le campagne informative, ma anche coi rapporti di collaborazione con i Nas, attraverso corsi di formazioni specifici nella lotta al doping e agli integratori alimentari che contengono sostanze non lecite».
Pienamente d'accordo con quanto dichiarato da Fazio anche Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo: «In questa giornata di festa, che celebra un anno straordinario, siamo comunque tristi per la scomparsa di Franco Ballerini e per la disgrazia avvenuta a Lamezia Terme. Chi ha voglia di andare in bicicletta deve poterlo fare in materia sicura e serena - ha ricordato Di Rocco -Per questo voglio lanciare un appello a tutte le istituzioni competenti affinchè siano realizzate in Italia politiche concrete per la difesa e sicurezza di tutti i ciclisti.

Ciò che auspico è una programmazione della mobilità finalizzata alla difesa della salute e dell'ambiente». Sul versante della lotta la doping, poi, Di Rocco ha sottolineato l'impegno continuo della Federazione e ha espresso la convinzione che «la rete si stia stringendo sempre di più».

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