60 anni, un traguardo importante quello tagliato oggi da Alejandro González Iñárritu. Tra i più importanti autori a livello internazionale, insieme a Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro rappresenta l'epoca d'oro del movimento messicano: filmografia, palmares e primati parlano da soli.
Geniale provocatore, Iñárritu si muove con destrezza con il suo stile unico tra cinema d’essai e opera mainstream, valorizzando i suoi attori e offrendo allo spettatore opere stratificate. Primo regista messicano a ricevere una candidatura come miglior regista agli Oscar e dalla Directors Guild of America, il cineasta di città del Messico è stato il secondo a vincerlo dopo Alfonso Cuarón e il primo a vincerne due consecutivamente. Complice la ricorrenza, andiamo a scoprire i suoi 5 film migliori.
21 grammi (2003)
Opera seconda dopo il sorprendente "Amores perros", "21 grammi" è il primo film americano di Iñárritu. Seconda opera della cosiddetta Trilogia sulla morte, è un ambizioso melodramma che mescola i piani temporali con sagacia, una conferma dello straordinario talento nella narrazione a mosaico. Il titolo si riferisce all'ipotetico peso che chiunque perderebbe esalando l'ultimo respiro in quanto peso dell’anima, spesso associato a una piuma. Nel cast Sean Penn, Naomi Watts, Benicio Del Toro e Charlotte Gainsbourg.
Babel (2006)
Terzo e ultimo film della Trilogia sulla morte, "Babel" rappresenta la consacrazione internazionale di Iñárritu, premiato per la miglior regia al Festival di Cannes. Anche qui il cineasta messicano racconta allo spettatore quattro realtà diverse e distanti tra loro - una famiglia marocchina, una statunitense, una badante messicana e padre e figlia giapponesi - unite da un filo sottilissimo. Il destino, le coincidenza, la solitudine e il dolore i temi al centro di questo dramma a incastro che raccolse sette candidature all'Oscar, vincendo la statuetta alla miglior colonna sonora.
Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) (2014)
"Birdman - o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza)" è il capolavoro firmato da Iñárritu. Film d'apertura della 71ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha vinto quattro Oscar: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia. Grande lavoro di scrittura cinematografica e interpretazioni eccellenti per una straordinaria sfida tecnica, ossia un film interamente in piano sequenza.
Revenant – Redivivo (2015)
Molto sottovalutato da parte della critica, "Revenant - Redivivo" non è solo il film che ha permesso - finalmente - a Leonardo DiCaprio di vincere il sui primo Oscar al miglior attore. In parte basato sul romanzo "Revenant - La storia vera di Hugh Glass e della sua vendetta" di Michael Punke, il film di Iñárritu ripercorre la vita del cacciatore di pelli Hugh Glass, che nel 1823, nel corso di una spedizione commerciale lungo il Missouri, fu abbandonato in fin dai suoi compagni, riuscendo a sopravvivere. Uno spettacolo virtuoso, con le straordinarie immagini firmate dalla fotografia di Emmanuel Lubezki.
Bardo, la cronaca falsa di alcune verità (2022)
Presentato in concorso all'ultima Mostra di Venezia, "Bardo, la cronaca falsa di alcune verità" tra qualche tempo verrà rivalutato come uno dei migliori film di questo periodo.
Seguendo le bizzarre avventure del documentarista messicano Silverio Gama, Iñárritu mette la firma su un'opera ambiziosa quanto personale, dal sapore profondamente felliniano. Irresistibile il protagonista Daniel Giménez Cacho.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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