Morta a 43 anni Emilie Dequenne, l'attrice rivelazione di "Rosetta"

Il raro carcinoma corticosurrenale, non ha lasciato scampo alla giovane attrice belga Emilie Dequenne, protagonista del film 'Rosetta'. Aveva 44 anni.

Morta a 43 anni Emilie Dequenne, l'attrice rivelazione di "Rosetta"
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Se n'è andata a soli 43 anni la bellissima attrice belga Emilie Dequenne, protagonista del film 'Rosetta' (1999). È deceduta all'ospedale Gustave Roussy di Villejuif, nella regione di Parigi. Nel 2023 aveva rivelato di essere affetta da una rara e aggressiva forma di cancro alle ghiandole surrenali, che l'aveva tenuta lontana dai set cinematografici.

La malattia

Dopo aver lottato molti mesi si era aperta per lei la speranza con una remissione del cancro che le aveva permesso di salire le scale del Palais del Festival di Cannes nel maggio 2024 per celebrare il 25esimo anniversario del film dei fratelli Dardenne che la rese famosa a 17 anni, quando apparve sul grande schermo con capelli tagliati corti, che lasciavano scoperto il suo bel viso e i suoi profondi occhi blu. Ma la speranza è durata poco.

E ancora nel programma Sept à huit della televisione francese TF1, l'1 dicembre 2024 Dequenne era apparsa, coraggiosa e commovente, per esprimere la sua tristezza per l'implacabilità della malattia, la trentina di farmaci che doveva ingerire ogni giorno: "In fondo, so per certo che non vivrò così a lungo come pensavo. Ho solo 44 anni. Ho sempre sognato di vivere almeno fino a 80 anni e di addormentarmi per sempre. È quello che chiedo". Nello scorso febbraio sui social aveva scritto "Che lotta dura! E non si sceglie..." in occasione della Giornata mondiale contro il cancro. Alla fine però il carcinoma corticosurrenale le ha tolto la vita.

Chi era l'attrice

Nata a Belœil, comune belga situato nella provincia vallona dell'Hainaut, il 29 agosto 1981, Émilie Dequenne è stata una giovanissima attrice-rivelazione, vincitrice del Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes 1999 per il suo ruolo in 'Rosetta' diretto da Jean-Pierre e Luc Dardenne. La sua prima prova davanti alla macchina da presa, le valse anche il Chicago Film Critics Association Awards come attrice più promettente ed il Joseph Plateau Award come miglior attrice belga. Da quel momento la sua carriera ha preso il volo con altri 60 ruoli tra piccolo e grande schermo. Nel 2001 recitò nè 'Il patto dei lupi' di Christophe Gans, aggiudicandosi per l'interpretazione il premio come miglior nuova attrice al Cabourg Romantic Film Festival.

La sua filmografia

Tra gli altri suoi film figurano 'Il ponte di San Luis Rey' (2004) di Mary McGuckian; 'La fille du Rer' (2009) di André Téchiné; 'À perdre la raison' (2012) di Joachim Lafosse, che le ha fatto guadagnare un altro premio al Festival di Cannes nella sezione 'Un certain regard'; 'Les choses qu'on dit, les choses qu'on fait' (2020) di Emmanuel Mouret per cui ha vinto il César come miglior attrice non protagonista nel 2021.

Per tre volte ha vinto il Premio Magritte come miglior attrice nel 2013 per 'À perdre la raison' di Joachim Lafosse, nel 2015 per 'Sarà il mio tipo?' di Lucas Belvaux e nel 2018 per 'A casa nostra' ancora di Belvaux.

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