"Il pianto degli Eroi", il film "esperimento" con i detenuti del carcere di Bollate

Verrà presentato stasera alla Cineteca Arlecchino di Milano il film "Il pianto degli eroi. L'Iliade e le troiane nel carcere di Bollate". Un progetto ideato dai registi Bruno Bigoni e Francesca Lolli, in collaborazione con l’Università IULM, in cui sono stati coinvolti un gruppo di detenuti del carcere di Bollate

"Il pianto degli Eroi",  il film "esperimento" con i detenuti del carcere di Bollate
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Sarà presentato con una proiezione ufficiale oggi, domenica 17 novembre, alla ore 21.10 presso la cineteca Arlecchino Milano, il film esperimento "Il pianto degli eroi, l'Iliade e le Troiane nel carcere di Bollate".

L'idea del progetto

Ideato dai registi Bruno Bigoni (docente IULM) e Francesca Lolli, in collaborazione con l’Università IULM, "Il Pianto degli Eroi" rappresenta un’iniziativa unica che ha coinvolto studenti del corso magistrale di Televisione, Cinema, e New Media e un gruppo di detenuti del carcere di Bollate.

Il progetto è stato fininziato dall’Università e prodotto da IULM Movie Lab - con il supporto della direzione del carcere, della Coop. Sociale Articolo3 e del Ministero di Grazia e Giustizia. La pellicola nasce con l’intento di esplorare le tematiche della guerra, utilizzando il teatro e la recitazione come mezzi di espressione e riflessione profonda.

La produzione

Da aprile a giugno 2023, gli studenti, i registi e un gruppo di detenuti hanno adattato i testi dell’Iliade e delle Troiane, studiando le scene e lavorando sul corpo e sui personaggi, per poi iniziare le riprese a luglio, che sono durate quattro settimane.

È seguita poi la fase di montaggio e e post-produzione completata nell’estate del 2024. Il film, "prende in prestito" le figure dell’Iliade e delle Troiane per analizzare il tema della guerra da una prospettiva inedita, ambientandola all’interno di un carcere.

La sinossi del film

Prende vita così una rievocazione dell’Iliade di Omero e delle Troiane di Euripide. La peculiarità di questa rappresentazione è la fusione tra persone e personaggi dove ogni detenuto si presenta come l’eroe che interpreta, incarnandone la personalità e le motivazioni come se fossero proprie.

Questo profondo processo porta in questo modo gli attori ad esplorare conflitti interiori e i profondi moti dell'animo dando vita

a un'esperienza simile a quella di uno psicodramma. La tragedia euripidea e l’epica omerica assumono così una nuova dimensione catartica, trasformandosi in un’espressione intima e soggettiva dei detenuti.

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