Terminator 2 - Il giorno del giudizio è il film del 1991 diretto dal James Cameron di Titanic che va in onda questa sera alle 21.04 sul canale 20 Mediaset. Secondo capitolo della trilogia dedicato al famoso androide, Terminator 2 è senza dubbio la pellicola più amata da parte del pubblico.
Terminator 2 - Il giorno del giudizio, la trama
Sono passati dieci anni dagli eventi narrati nel primo capitolo di Terminator e Sarah Connor (Linda Hamilton) è costretta in un ospedale psichiatrico, dal momento che sta cercando di convincere tutti dell'esistenza di un Cyborg Terminator che ha cercato di ucciderla più volte. Mentre Sarah è alle prese con questi problemi, il figlio John (Edward Furlong) è stato dato in affido a una famiglia di Los Angeles, che deve fronteggiare il carattere tutt'altro che angelico del ragazzino. Nel frattempo due Terminator vengono mandati dal futuro: il primo è il Terminator T-1000 (Robert Patrick), che ha lo scopo di uccidere John per impedirgli di crescere e diventare il capo della resistenza contro i Cyborg. Il secondo è T-800 (Arnold Schwarzenegger), modello meno evoluto del suo antagonista, che viene mandato nel passato proprio dalla resistenza, per proteggere la vita di John. Dopo aver incontrato T-800 e aver compreso che sua madre non era pazza, John chiede al Terminator di liberare Sarah e i tre, insieme, dovranno affrontare la minaccia rappresentata dal cyborg avversario, che ha l'inquietante capacità di trasformarsi in chiunque uccida. Sarah e Jonn, inoltre, capiscono ben presto qual è la vera strada da seguire per far sì che il futuro sia scevro di violenza.
Come Schwarzenegger è diventato un Terminator
Era il 1984 quando il primo capitolo di Terminator arrivò al cinema, inconsapevole che nel giro di pochissimo tempo la pellicola di James Cameron avrebbe finito col diventare una pellicola di culto, con alcune citazioni e battute che vengono utilizzate ancora oggi. Per prepararsi a questo ruolo, che è rimasto uno dei più iconici della sua lunga carriera da attore, Arnold Schwarzenegger lavorò con le armi per un mese filato. Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, le prime due settimane di riprese le ha passate esercitandosi sullo smontare e rimontare le armi, con una benda a coprirgli gli occhi, al punto che alla fine i suoi movimenti erano diventati davvero meccanici. Trascorreva inoltre molte ore al poligono di tiro, esercitandosi con diverse armi e imparando addirittura a maneggiarle con entrambe le mani, dal momento che Terminator è ambidestro. La sua preparazione gli è valsa un articolo carico di complimenti sulla rivista Soldier of Fortune: la sua capacità di maneggiare le armi davanti una macchina da presa era quella di un professionista e non quella di un attore che "fingeva" e che di solito veniva criticata dalla stessa rivista. Altra scelta che Schwarzenegger ha fatto per entrare meglio nel ruolo è stata quella di non avvicinarsi troppo a Laura Hamilton durante le riprese, in modo da non creare un rapporto d'amicizia, soprattutto visto che nel primo film il suo personaggio era incaricato di ucciderla.
Inoltre, secondo la pagina dedicata al film su IMDB, Arnold Schwarzenegger all'inizio non sembrava così propenso a fare un sequel del film degli anni Ottanta. Questo soprattutto perché nel diventare Terminator aveva avuto dei problemi e non aveva amato interpretare il ruolo del cattivo - cosa che avrebbe fatto solo un'altra volta in uno dei film del franchise di Batman. Come condizione per partecipare a Terminator 2, infatti, richiese che la sceneggiatura prevedesse un suo ruolo più smussato e amichevole e in effetti in questo secondo capitolo il suo T-800 è il vero eroe della situazione. La svolta narrativa era così radicale e inaspettata che per tutto il tempo della promozione del film, si cercò in ogni modo di non far trapelare la notizia che il T-800 ora combatteva al fianco di Sarah Connor e non contro di lei. Inoltre l'attore ha avuto anche dei problemi "tecnici" nell'entrare di nuovo nelle vesti del cyborg. Durante la scena del Los Angeles River, Schwarzenegger provava molto dolore perché non aveva potuto indossare un guanto mentre armava la pistola e le sue dita erano rimaste "intrappolate" nel meccanismo.
L'interprete ha dovuto alla fine strapparsi la pelle delle dita per potersi liberare prima di riuscire a padroneggiare l'arma. I suoi movimenti erano così bruschi che finì spesso con il colpire il giovane attore Edward Furlong, una volta rischiando addirittura di fargli perdere i sensi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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