Esattamente come accade per le pensioni, anche l'assegno sociale beneficia degli aumenti conseguenti alla rivalutazione, quel sistema di calcolo che consente di adeguare l'importo relativo a trattamenti assistenziali e previdenziali a quello che è il costo della vita.
La rivalutazione
Stando alle più recenti previsioni rilevate nel Def così come nel Piano strutturale di bilancio approvato dall'esecutivo, il tasso di rivalutazione per l'anno 2024, vale a dire quello che sarà applicato a partire dal 1° gennaio 2025, dovrebbe essere compreso tra 1,6% e 1,8%. Ciò si tradurrà quindi con un aumento degli importi riconosciuti anche ai percettori dell'assegno sociale. Non solo: stante quanto determinato dall'incremento al milione, maggiorazione sociale introdotta per volontà del governo Berlusconi nel 2002 tramite l'art.38 della legge 448/2001, gli over 70 continueranno a incassare un importo superiore.
Gli aumenti
Come anticipato, l'assegno sociale, quella forma di sostegno al reddito spettante a cittadini di età superiore a 67 anni (ovvero l'età pensionabile, che sarà tale nel 2024 e nel 2025) i quali versano in stato di indigenza economica e con redditi annuali inferiori alle soglie di legge, è suscettibile a modifiche conseguenti la rivalutazione. Per via di questo adeguamento non solo gli importi aumenteranno, ma potrebbe ampliarsi in modo considerevole anche la platea dei fruitori della misura.
Per quanto concerne gli under 70, l'importo massimo al netto delle tasse nel 2024 è stato di 534,41 euro al mese. Ipotizzando quindi una rivalutazione con adeguamento al costo della vita tra l'1,6% e l'1,8%, a seconda dei casi, è possibile prevedere degli importi compresi tra 542,96 e 544,03 euro: l'aumento massimo annuo, calcolato su tredici mensilità, sarà quindi di 125 euro.
E gli over 70? Grazie all'incremento al milione, i percettori dell'assegno sociale incassano 200,64 euro al mese in più, il che significa raggiungere la cifra di 735,05 euro. Un importo, anche questo, destinato a salire grazie alla rivalutazione. Per comprendere cosa potrà accadere bisogna tenere presenti le percentuali sopra riportate, così come la normativa che fissa una soglia massima pari al valore del trattamento minimo di pensione maggiorato di 136,44 euro: dato che per la minima si stima un importo tra 608,19 e 609,39 euro, l'assegno sociale per gli over 70 dovrebbe aggirarsi tra i 744,63 e i 745,83 euro, con un aumento di 10 euro al mese per 13 mensilità.
La platea di beneficiari
Per incassare il massimo previsto dalla misura bisogna rientrare in determinati parametri, ovvero avere un reddito pari a zero. Aldilà di questo limite, entro i 6.947,33 euro corrispondenti al valore annuo della stessa prestazione, l'assegno sociale spetta in misura ridotta: esso corrisponderà alla differenza tra la soglia riportata e il reddito personale del fruitore. In caso di coniugi pensionati, oltre al tetto previsto per quello personale, il reddito coniugale deve essere inferiore a 6.947,33 euro per incassare il massimo ed entro i 13.894,66 euro per ottenere l'assegno in modo parziale.
Dato che anche le sopra citate soglie vengono calcolate sull'importo mensile dell'assegno sociale, un aumento di quest'ultimo porterà di conseguenza a un ampliamento della pletea dei
beneficiari. Basandoci sulle stime di rivalutazione previste per gennaio 2025 (+ 1,6%-1,8%), il tetto per beneficiare del massimo potrebbe salire a 7.058,48 - 7.072,39 euro, e quello coniugale a 14.116,96 - 14.144,78 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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