Come calcolare i consumi di energia elettrica

Un utilizzo più attento dei dispositivi alimentati elettricamente presenti nelle nostre abitazioni, può aiutarci a rendere le bollette meno pesanti. Ecco alcuni consigli

Come calcolare i consumi di energia elettrica

Di fronte ai nuovi segnali di aumento dei prodotti energetici e in prospettiva delle stagioni autunnale e invernale, è importante capire come risparmiare su gas ed energia elettrica. Un buon punto di partenza per economizzare in particolare sulla bolletta della luce, è acquisire una maggiore consapevolezza dei propri consumi, per poterli ottimizzare. Sapere come viene utilizzata l'energia in casa è utile per stimare i costi, e individuare eventuali errori in bolletta: se non si sa quanto incide ogni singolo elettrodomestico di casa, dal frigorifero alla lavatrice, è difficile tenere sotto controllo le spese, ancora meno capire quale tra i fornitori energetici sul mercato convenga scegliere. Vediamo allora come fare per essere più consapevoli dei nostri consumi.

Considerazioni generali

Il consumo di energia elettrica in un appartamento varia in base al numero di persone che vivono in casa regolarmente, quantità, tipologia e tempi di utilizzo degli elettrodomestici, la loro classe energetica (più è alta, inferiore è il consumo). Un apparecchio con dicitura A+++ consuma, ad esempio, il 41% in meno rispetto ad uno di classe A+. Per contenere i costi energetici è fondamentale ottenere valori di energia reali. I calcoli non possono essere accurati, se non si considerano le abitudini dei componenti del nucleo familiare. Gli stili di vita degli occupanti incidono in maniera determinante sulla bolletta elettrica, ma qualche semplice cambiamento di abitudine può aiutare a ridurre i costi energetici.

Consumo elettrico: come si calcola

Per capire se la propria fornitura è conveniente, è indispensabile un calcolo del consumo elettrico in kWh, che si ottiene moltiplicando la potenza per le ore di utilizzo. Ma qual è la differenza fra kW e kWh? Il kilowatt (kW) è l'unità di misura della potenza di un apparecchio elettrico e corrisponde a 1000 Watt; il kilowattora (kWh) è invece l'unità di misura del consumo elettrico e indica quanta energia viene utilizzata per far funzionare un determinato elettrodomestico per un'ora di tempo.

Impatto degli elettrodomestici sulla bolletta

Per effettuare il calcolo dei i kWh consumati da un elettrodomestico, da un pc o da una qualsiasi altra apparecchiatura alimentata a corrente, bisogna innanzi tutto conoscere la sua potenza, indicata di solito sulla confezione o sul libretto di istruzioni. I kWh consumati si ottengono moltiplicando la potenza per il numero di ore di utilizzo, dividendo eventualmente per 1000, se la potenza è espressa in Watt.

Calcolati i kWh giornalieri richiesti dall’elettrodomestico, basterà moltiplicarli per i giorni di utilizzo nel mese, o nell'anno, per avere un'idea precisa del consumo complessivo generato dal suo impiego e, di conseguenza, l'impatto sulla bolletta, confrontandolo con il totale fatturato dal fornitore di energia. Se, ad esempio, si è calcolato che il proprio pc ha consumato 25 kWh nell'ultimo mese e la bolletta luce riporta un consumo complessivo di 100 kWh per lo stesso periodo, significa che un quarto dell'energia elettrica utilizzata è servita per alimentare il computer. Per un conteggio più preciso dei costi, si dovrà semplicemente moltiplicare il numero di kWh per il prezzo unitario dell'energia elettrica.

Bisogna poi considerare il concetto di potenza elettrica assorbita, che si calcola dividendo l'energia per le ore di funzionamento dell'elettrodomestico nell'intervallo di tempo stabilito. L'assorbimento però non costituisce il consumo generale di un dispositivo, ma si riferisce a quanta energia impiega l’apparecchio in una precisa fase del funzionamento. Se un elettrodomestico assorbe 1600 Watt, come riportato dall'etichetta energetica, ciò non rappresenta il consumo, ma l'assorbimento, appunto. Bisogna quindi determinare quanto incide il consumo di Watt in euro sulla bolletta e per questo occorre moltiplicare i 1600 Watt per le ore in cui l'apparecchio resta in funzione. Il dato ottenuto fornirà così un'idea del consumo in termini di potenza.

Presso i negozi di fai da te e bricolage sono disponibili strumenti di misurazione che permettono di calcolare in tempo reale la potenza assorbita, senza competenze tecniche specifiche. In ogni caso il calcolo non sarà mai preciso, poiché diventa attendibile solo nel caso di apparecchi con consumo costante. Si pensi alla lavatrice, che registrerà un picco di assorbimento in fase di riscaldamento dell'acqua, mentre consumerà meno durante la centrifuga o l'ammollo. Oggi però si trovano in commercio molti elettrodomestici, come gli aspirapolvere di ultima generazione, che contengono sensori in grado di adattare in maniera automatica la potenza impiegata.

Si consuma anche in stand-by

È ormai risaputo che gli elettrodomestici in stand-by consumano energia elettrica, anche se si pensa di aver provveduto al loro spegnimento. Lo stand-by è segnalato dalla lucina rossa, che sta ad indicare una sospensione di utilizzo dell'apparecchio, ma non del consumo di elettricità. Certo, il consumo di energia di un elettrodomestico in stand-by non è equiparabile a quello di quando è accesso e in uso, ma quello che avviene durante lo stand-by, è una riduzione, non un’interruzione dei consumi energetici.

Per risparmiare energia e tagliare i costi della bolletta elettrica è quindi essenziale spegnere completamente gli elettrodomestici. Per fare alcuni esempi, un condizionatore in stand-by consuma fino a 80 Watt, una TV o un decoder in pausa ne possono consumare anche 25. Un impianto Hi-Fi può arrivare a consumare anche oltre 130 Watt. A influire sul costo della bolletta è anche la loro usura: più i dispositivi sono obsoleti, più lasciarli in pausa impatta sui consumi elettrici. Il consiglio quindi è quello, se si può, di acquistare elettrodomestici nuovi a risparmio energetico.

Controllare il consumo di energia elettrica

Dopo aver visto come valutare i consumi di un elettrodomestico e stabilire il suo impatto sulla bolletta, ecco alcuni suggerimenti per cercare di ridurre i costi. Poiché di solito le bollette vengono inviate agli utenti ogni due mesi, sarà sufficiente moltiplicare le cifre per due, così da capire meglio quanto pesino esattamente tutti gli elettrodomestici presenti nell'appartamento sul budget.

Se si ha un contratto luce multifascia (f1, f2 e f3), si può fare in modo di concentrare i consumi nella fascia notturna (magari non “lanciando” la centrifuga della lavatrice alle 3 del mattino) e festiva (la f3), cioè la più economica; non lasciare mai, accesi come detto, elettrodomestici che non si utilizzano; altra opzione, quella di valutare un cambio di gestore luce per valutare proposte più convenienti. Qualora si dovesse riscontrare un consumo particolarmente elevato, sarà bene trovare una tariffa maggiormente conveniente, comparando le varie offerte disponibili con pochi click. Per ogni promozione è inoltre specificato il costo medio in bolletta, ciò che permette di calcolare velocemente quanto si può risparmiare rispetto alla fornitura attuale.

Le migliori offerte del momento

A questo proposito, per individuare l’offerta più conveniente sul mercato in base alle proprie esigenze, sono presenti online diversi portali di comparazione, fra cui quello di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ilportaleofferte.it. Tenuto conto che le offerte a prezzo fisso sono mediamente più convenienti, ma anche più rare dall’inizio del conflitto russo-ucraino, la principale voce da considerare per ottenere il massimo risparmio è la spesa della materia energia; inoltre, se capita spesso durante il giorno di non essere a casa, converrà scegliere una tariffa luce a fasce.

Fra le tre migliori offerte per l’energia elettrica del mercato libero (considerando che dal 10 gennaio 2024 quello tutelato dovrebbe terminare), riportate dal sito luce-gas.it e aggiornate al 16 settembre, troviamo:

1) Sorgenia Next Energy Sunlight luce, che propone, con una rata fissa di 46,3 euro al mese: prezzo di mercato, luce PUN + 0,03 €/kWh, energia 100% green, sconto fedeltà, bonus fino a 180 euro se si attivano anche gas e fibra; monitoraggio consumi, bolletta digitale.

2) NeN Special 48 luce: l’offerta della compagnia del gruppo a A2A comprende: rata fissa di 52,5 euro al mese per 12 mesi, luce 0,19 €/kWh, sconto fino a 96 euro l’anno (48 euro a utenza), prezzo bloccato per un anno, energia elettrica 100% green;

3) Eni Plenitude Trend Casa luce, a 56,4 euro al mese con prezzo indicizzato al mercato per la luce, PUN + 0,026 €/kWh, energia verde, Sconto 12 euro con domiciliazione su conto, sottoscrizione rapida e digitale, assistenza dedicata.

Come si può notare, per alcune di queste il prezzo segue l'andamento del prezzo del PUN

(Prezzo Unico Nazionale di riferimento del mercato italiano).

Attenzione: attivare una nuova offerta luce per la propria abitazione è gratuito e non prevede interruzioni di corrente o disguidi.

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