Fisco, Leo apre alle detrazioni al 50% per ristrutturare la prima casa

Per il viceministro all'economia è necessario fare in modo di agevolare coloro i quali vogliono fruire del bonus edilizio per la prima abitazione

  Fisco, Leo apre alle detrazioni al 50% per ristrutturare la prima casa
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Buone notizie in arrivo per chi desidera ristrutturare la propria prima casa. Il vice ministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha infatti avanzato l'ipotesi di reintrodurre una detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni legate alla prima abitazione. Parlando durante l'evento "Far crescere insieme l'Italia", organizzato da Fratelli d'Italia al Principe Savoia di Milano, Leo ha sottolineato la volontà di agevolare i cittadini che vogliono fruire del bonus edilizio, pur senza prendere impegni definitivi, in attesa di valutare le risorse disponibili.

Tutti i dati nei cassetti fiscali

Sul tema il viceministro Leo ha affermato che per quanto riguarda le ristrutturazioni, "potremmo ritornare a una detrazione magari sul 50 per cento per la prima casa. Dobbiamo fare in modo di agevolare coloro i quali vogliono fruire del bonus edilizio per la prima casa". “Senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse, si potrebbe ritornare al 50 per cento per la prima casa. Per il resto si vedrà", ha aggiunto Leo. “Lunedì 14 ottobre in tutti i cassetti fiscali dei contribuenti ci saranno tutti i dati e le condizioni per aderire al ravvedimento speciale". "Siamo ben consapevoli delle difficoltà dei professionisti in questi tempi - sottolinea - ma ci dobbiamo dare tutti una mano". "Nel cassetto fiscale di ognuno ci sarà tutta la situazione dal 2018 al 2022 per presentare la proposta di adesione al contribuente".

La tregua fiscale

"Non appena ci siamo insediati - ha proseguito il viceministro - stavano arrivando 28 milioni di cartelle esattoriali nelle case dei contribuenti. Abbiamo detto 'questo non si può fare, facciamo una tregua' e l'abbiamo fatta". "La riforma è partita dalla tregua fiscale e sono fiducioso che entro agosto potremo completare tutto quello che c'è da completare, tutto il possibile". Leo ha escluso la possibilità di estendere la scadenza per il concordato, spiegando che se dipendesse dal governo verrebbe concessa una proroga indefinita.

L'esecutivo è consapevole delle necessità dei professionisti e delle imprese, ma si trova in una situazione oggettivamente impossibile per concedere un'ulteriore estensione. Se si allungassero troppo i tempi, infatti, ci sarebbe il rischio di non riuscire a gestire la situazione. Inoltre il viceministro ha sottolineato che di fronte all'Europa è necessario dare prova di serietà.

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