Cartelle esattoriali più semplici da pagare. In vigore il decreto, cosa cambia

Sono due le novità principali inserite nel Decreto legislativo di recente approvato dal Consiglio dei ministri

Cartelle esattoriali più semplici da pagare. In vigore il decreto, cosa cambia
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Riunitosi lo scorso 3 luglio, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il Decreto legislativo della riforma tributaria che introduce di fatto due importanti novità per quanto concerne la riscossione delle cartelle esattoriali.

È stato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa programmata dopo il Cdm. "È stato approvato il decimo decreto legislativo della riforma tributaria che riordina tutto il sistema della riscossione", ha spiegato Leo ai giornalisti. "Il 28% delle cartelle sono state notificate prima del 2010 e il 27% tra 2011 e 2015, l’obiettivo era razionalizzare questa disciplina e fissare tempi certi", ha aggiunto,"abbiamo introdotto una pianificazione dell’attività di riscossione ogni anno e alla fine di ogni mese Agenzia Entrate dovrà comunicare stato dell’arte della riscossione".

Le due novità più importanti introdotte nel dlgs sono la rateizzazione fino a 120 mesi e il discarico automatico: queste dovrebbero consentire allo Stato di ottimizzare la riscossione dei debiti contratti dai contribuenti, che ad oggi complessivamente ammontano a circa 1200 miliardi di euro. L'obiettivo è quello di recuperare il prima possibile almeno 100 miliardi, dato che la maggior parte risulta difficilmente esigibile: una buona fetta di questi debiti è attribuibile a contribuenti deceduti, o dichiarati falliti e nullatenenti, oppure si tratta di cifre troppo esigue per procedere con una riscossione, dato che questa avrebbe dei costi più alti. Ecco perché, quindi, l'obiettivo principale del dlgs Riscossione è quello di invogliare gli inadempienti a pagare i loro debiti con Fisco e ridurre la portata del cosiddetto "magazzino della riscossione", introducendo le due novità sopra citate.

La prima è l'incremento della rateizzazione delle cartelle esattoriali, che potrà portare a suddividere il debito fino a 120 mensilità, corrispondenti quindi a 10 anni. Un aumento che sarà progressivo a partire dal prossimo anno e raggiungerà il culmine dal 2031: 84 rate tra il 2025 e il 2026, 96 rate tra il 2027 e il 2028, 108 rate dal 2029 e 120 rate dal 2031. Questo incentivo non sarà comunque concesso a tutti, dato che potranno accedervi esclusivamente i contribuenti che riusciranno a dimostrare le proprie gravi condizioni economiche e solo nel caso in cui i debiti accumulati col Fisco non siano superiori a 120mila euro.

La seconda prevede il discarico automatico dopo 5 anni dalla presentazione della cartella esattoriale: le quote affidate all’Agenzia delle entrate dal 1° gennaio 2025 e non riscosse saranno automaticamente discaricate il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento. Le cartelle non pagate saranno rimandate all'Ente impositore, che le eliminerà dal proprio bilancio.

Sarà possibile anche procedere col discarico anche prima della scadenza qualore l'inadempiente dimostri di avere una condizione economica che gli impedisce di saldare il proprio debito con l'ente impositore.

Lo stesso agente di riscossione potrà trasmettere in ogni momento all'ente creditore la comunicazione di discarico anticipato"delle quote interessate da fallimento o liquidazione giudiziale o per le quali ha verificato, attraverso l’accesso all’Anagrafe Tributaria l’assenza di beni del debitore aggredibili oppure ha verificato la mancanza di nuovi beni rispetto a quelli con riferimento ai quali, nel biennio precedente, le attività di recupero sono state esaurite con esito parzialmente o totalmente infruttuoso".

Resta ora da attendere la pubblicazione del testo del Decreto legislativo Riscossione in Gazzetta Ufficiale per conoscere eventuali ulteriori dettagli.

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