Stangata sul gas, i timori delle associazioni: "Natale in bianco per le famiglie"

L'Unione nazionale consumatori chiede interventi urgenti a tutela delle famiglie: "Si intervenga retroattivamente"

Stangata sul gas, i timori delle associazioni: "Natale in bianco per le famiglie"

Cresce l'allarme per l'incremento delle bollette del gas per le famiglie ancora in regime di tutela. A ottobre si era riscontrato un sensibile calo (-12,9%), che aveva lasciato ben sperare per la conclusione dell'anno. Purtroppo, sulla base dell'andamento del mercato all'ingrosso italiano relativo alla famiglia tipo in tutela, nel mese di novembre si è registrato un incremento del 13,7%: una batosta di cui si vedranno gli effetti sulle bollette di dicembre.

È la stessa Arera (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a dare comunicazione dell'aumento, spiegando che per il mese scorso il prezzo della materia prima gas (CmeMm), ovviamente sempre per i clienti in regime di tutela, è stato fissato a 91,20 euro/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante il mese passato. Concretamente, dunque, la spesa per il gas di una famiglia tipo nell'anno scorrevole, vale a dire tra il 1° dicembre 2021 e il 30 novembre 2022, si aggira intorno ai 1.740 euro, con un incremento del 63,7% rispetto al periodo equivalente precedente (cioè tra 1° dicembre 2020 e 30 novembre 2021).

Il ricalcolo di novembre

Il prezzo della materia prima gas applicato ai clienti in tutela viene aggiornato in base all'andamento del mercato all'ingrosso italiano e pubblicato entro i primi due giorni lavorativi del mese successivo a quello a cui si fa riferimento. Per chi, pertanto, avesse ricevuto negli ultimi giorni di novembre una bolletta col valore in acconto della componente CmeMm relativa al medesimo mese basato però sul valore di ottobre, spiega Arera, il ricalcolo verrà effettuato riferendosi al valore pubblicato oggi all'interno della prima bolletta utile. Il valore CmeMm dovrà altresì essere utilizzato dai venditori per fatturare, quale acconto, anche i consumi del mese di dicembre nelle bollette inframensili.

Bonus sociale

L'Autorità sottolinea ancora una volta il fatto che, stante quanto previsto dal dl Aiuti-bis, per il quarto trimestre gli oneri generali di sistema sono stati azzerati anche per il gas, confermando il rafforzamento del "bonus sociale" previsto per i nuclei familiari con Isee inferiore ai 12mila euro (20mila per le famiglie più numerose), riconosciuto automaticamente in bolletta a quanti abbiano richiesto un Isee per l'anno 2022. Arera conferma anche la componente negativa Ug2 per i consumi di gas entro i 5mila smc/anno nonché la riduzione dell'Iva sul gas al 5%.

L'allarme dell'Unc

L'incremento all'orizzonte (+ 13,7% rispetto a ottobre) è "una catastrofe" per l'Unione nazionale consumatori, che sollecita un urgente intervento a riguardo da parte del governo Meloni. Intervento che non può prescindere da una revisione del dl Aiuti-quater, "altrimenti sarà un Natale in bianco per le famiglie".

"Già le bollette erano da infarto e insostenibili, ma ora si è abbattuto un nuovo tsunami sugli italiani", commenta senza giri di parole il responsabile del settore energia dell'Unc Marco Vignola. Gli aumenti previsti si tradurranno in una batosta da 207 euro in più all'anno per le famiglie che si troveranno a fronteggiarli: questo quanto emerge da uno studio condotto dalla associazione. Ipotizzando che i prezzi rimangano costanti, ciò significa che nel periodo compreso tra 1 novembre 2022 e 1 ottobre 2023 si potrà arrivare alla ragguardevole cifra di 1714 euro. Sommando a questi i 1782 relativi alla luce scattati già il 1° ottobre si parla di una vera e propria stangata da 3496 euro. Impietoso, peraltro il raffronto tra il costo attuale del gas e quello registrato negli anni scorsi: si parla di un + 26,4% rispetto a novembre 2021 e di un + 82,5% rispetto a novembre 2020.

"Il Governo Meloni avrebbe dovuto calmierare le bollette di questo trimestre con il dl Aiuti-quater come avevamo chiesto", prosegue Vignola. "Purtroppo non non lo ha fatto.

Intervengano ora, in fase di conversione del decreto, retroattivamente sul mese di novembre, come fece Draghi in passato", consiglia l'esperto, secondo cui bisognerebbe fare qualche sforzo in più per tutelare le famiglie italiane. "Non pretendevamo che si facesse come in Germania, dove le bollette di dicembre le paga lo Stato, ma ci aspettavamo almeno un passettino in più" conclude Vignola.

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