Statali, stipendi in aumento. Ecco tutti gli scatti

Oltre agli adeguamenti per la posizione, i dirigenti di prima e seconda fascia percepiranno stipendi più ricchi grazie agli arretrati dal 2019: ecco le nuove cifre

Statali, stipendi in aumento. Ecco tutti gli scatti

Dopo l'aumento degli stipendi dei lavoratori statali, adesso è il turno di chi ricopre cariche dirigenziali: secondo quanto presentato ai sindacati dal presidente dell'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran), Antonio Naddeo, gli aumenti potrebbero essere dell'ordine di circa 340 euro lordi al mese per i cosiddetti dirigenti "di prima fascia" che lavorano nei ministeri e quasi 200 euro lordi (195 euro) per quelli che si trovano in "seconda fascia". L'incontro decisivo tra le parti dovrebbe avvenire dopo Pasqua secondo le informazioni del Messaggero, ma verrà discusso anche il discorso relativo a tutti i soldi arretrati da pagare negli anni compresi dal 2019 al 2021.

Cosa succede in "prima fascia"

I dirigenti che ricoprono un ruolo apicale nelle PA vedranno un doppio aumento: con gli arretrati percepiranno 100 euro lorde per ogni mese del 2019 (tredicesima compresa), 130 euro lorde per il 2020 e 170 euro lorde per il 2021. Dopodiché scattano gli aumenti per la loro "posizione" che saranno di 95 euro lorde per l'anno 2019 e 170 euro lorde per il 2020 (sempre con tredicesima). In buona sostanza, la cifra complessiva ammonterebbe a 15.500 euro lordi. Il quotidiano romano, ricorda, però che una minoranza dirigenziale che supera una retribuzione annua di 240mila euro potrebbe non ricevere tutti gli assegni spettanti perché quel tetto massimo non può essere superato secondo quanto stabilito dal governo Draghi con la Legge di Bilancio 2021.

Cosa succede in "seconda fascia"

Per i dirigenti che si trovano invece in "seconda fascia" gli aumenti previsti sarebbero pari a 195 euro lordi per le voci che comprendono sia la tabella che la loro posizione: in questo caso, il problema di superameno del tetto non sussiste perché si tratta di cifre inferiori ma pur sempre consistenti perché tutti gli arretrati dal 2019, sommati, arrivano fino a 8.500 euro.

Le trattative per i medici

"La trattativa sulla dirigenza pubblica si può concludere in tempi brevi, per questo abbiamo già fornito le cifre degli aumenti ai sindacati della dirigenza", ha spiegato Naddeo al Messaggero. Un punto rimane in sospeso, quello sullo smart working con alcune sigle sindacali non molto convinte che possa essere idoneo ai dirigenti, la questione andrà discussa e rivista. Novità anche per il contratto dei medici che verrà discusso domani, martedì 28 marzo: anche stavolta gli aumenti in busta paga dovrebbero arrivare fino a 190 lordi al mese con l'aggiunta per i lavoratori dei pronto soccorso.

Recentemente, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che è in fase di studio una nuova misura per aumentare la retribuzione quando vengono richieste prestazioni aggiuntive: oltre a questo, si studia un premio per chi lavorerà nei reparti più complicati e in prima linea.

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