Camilla Golzi Saporiti
Innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale si incontrano per strada e prendono la via della mobilità elettrica. Che anche in Italia inizia (finalmente) a diffondersi in modo più significativo rispetto a pochi anni fa. A dirlo è l'ultimo E-Mobility Report, relativo all'andamento del settore durante il 2017 e il primo semestre del 2018. Nonostante la dimensione del mercato made in Italy sia ancora contenuta, specie se confrontata con quello europeo e mondiale, ci sono segnali positivi. In particolare saltano all'occhio dai dati raccolti l'aumento del 40% circa di auto full-electric rispetto al 2016 e un salto in avanti dell'89% delle immatricolazioni di auto elettriche nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. A fronte, però, di questi segnali positivi, gli italiani sono ancora dubbiosi, per non dire scettici, sul passaggio dall'auto tradizionale a quella elettrica. A frenarli è l'infrastruttura di ricarica, considerata dal 60% del campione intervistato inadeguata (per il 30% lo è in parte, mentre soltanto il 10% la ritiene appropriata). Tra gli altri fattori di diffidenza ci sono la tipologia di ricarica (spesso troppo lenta), il prezzo, la disponibilità (fin esagerata) di app dedicate e la possibilità di prenotazione della colonnina. Insomma, migliora la situazione, ma c'è ancora molto da fare.
E lo sa bene E.ON, tra i leader nel settore energetico in Italia, in Europa e nel mondo e tra i primi a lasciare le attività convenzionali alla volta di sistemi decentralizzati, sostenibili e interconnessi. In una parola: all'avanguardia. È proprio in quest'ottica che il Gruppo - che ha sede centrale a Essen, in Germania, e conta 42mila dipendenti e 32 milioni clienti in Europa, di cui 800mila sono italiani, giusto per avere un'idea sta dimostrando con i fatti il forte impegno verso la mobilità elettrica. Tanto da investire risorse su risorse per mettere a punto soluzioni innovative per le due e le quattro ruote, rivolte sia a privati sia ad aziende, alberghi e strutture ricettive. Il Gruppo ha già installato in Europa oltre 4mila colonnine di ricarica ed effettuato più di un milione di ricariche, permettendo di evitare l'emissione di 7.500 tonnellate di C02. Ha poi intrapreso un ambizioso progetto per creare una rete autostradale di ricarica elettrica ultra-veloce che attraversi sette Paesi, dalla Norvegia all'Italia. Il progetto, cofinanziato dall'Unione Europea, prevede la realizzazione di 180 aree di ricarica entro i prossimi due anni. In Italia l'impegno prosegue con E.ON DriveSmart».
Si tratta di una soluzione modulare che include le stazioni di ricarica e il servizio DriveSmart, appunto, che permette di avere visibilità della struttura tramite la geolocalizzazione sulle mappe e le app più utilizzate dai conducenti di auto elettriche», spiega l'azienda. In parallelo procede una serie di iniziative. Tra le più recenti c'è la collaborazione con UniSmart - Università di Padova, che ha promosso nuovi modelli di mobilità ecologica, e la partnership con BikeSquare, una start-up che propone un servizio di noleggio di e-bike legato al turismo sostenibile.
I NUMERI
+89% la crescita delle immatricolazioni di auto elettriche in Italia nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 (dati: E-Mobility Report 2018).
4000 le colonnine di ricarica già installate in Europa da E.ON, tra gli operatori energetici a capitale privato leader a livello mondiale.
1.000.000 le ricariche effettuate in Europa grazie al contributo di E.ON; corrispondono a un risparmio di 7.500 tonnellate di emissioni di CO2.
32.000.000 i clienti del Gruppo in Europa, di cui 800.000 sono italiani.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.