Comicità che vince non si cambia: è la sala Umberto

Una lunga cavalcata tra commedia e dramma, con un paio di incursioni nel giallo. E una lista di grandi interpreti del proscenio, da Andrea Giordana a Glauco Mauri, da Tullio Solenghi a Rodolfo Laganà, da Carlo Giuffrè a Giuseppe Pambieri. È quanto mette in campo, per la stagione 2010-11, a partire dal 7 settembre, il teatro Sala Umberto che conferma la sua naturale vocazione al teatro comico d’autore. Scelta che trova conferma nell’alto gradimento dimostrato dal pubblico: eccellente l’ultima stagione, spettatori +50 per cento, incasso +45.
Numeri che, fa notare il direttore artistico Alessandro Longobardi, non bastano a coprire i costi di un teatro di 500 posti. Quindi, meglio alzare il sipario in anticipo, la prima settimana di settembre con la commedia dolceamara E pensare che eravamo comunisti, di e con Roberto D’Alessandro. Seguiranno Francesca Reggiani, che ritorna sul palcoscenico di via della Mercede prima con un nuovo sferzante monologo, Quello che gli uomini (ci) dicono, poi con la coppia Rodolfo Laganà-Francesco Pannofino nel Ladro di razza di Gianni Clemente, per la regia di Stefano Reali. Atmosfere e inquietudini da romanzo giallo per la coppia Andrea Giordana e Paolo Ferrari, impegnati in Un ispettore in casa Birling tratto da J.B. Priestley, con la regia di Giancarlo Sepe; mentre Glauco Mauri e Roberto Sturno interpretano i ruoli che furono di Laurence Olivier e Michael Caine nel famoso thriller psicologico di Anthony Shaffer L’inganno (Sleuth). Largo anche al teatro partenopeo aureo, quello di Armando Curcio e Eduardo De Filippo, omaggiati rispettivamente dall’attore e regista Carlo Giuffrè con Angela Pagano nel fortunato I casi sono due, e da Gigi Savoia e Giovanna Rei in Chi è cchiù felice ’e me. E spazio a Carlo Buccirosso che indossa la tonaca da prete nella sua nuova commedia Il miracolo di Don Ciccillo. Per i festeggiamenti del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, Maurizio Micheli e Tullio Solenghi firmano Italiani si nasce e noi lo nacquimo, mentre il trio Giancarlo Zanetti, Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri si cimenta con la Cena a sorpresa (The dinner party) di Neil Simon.

Un altro classico del teatro comico brillante, L’anatra all’arancia diretta da Ennio Coltorti, viene invece affidato alle corde di Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio. A chiudere la prossima stagione, dopo il ritorno surreale di Lillo & Greg con Intrappolati nella commedia, sarà il nuovo spettacolo dell’ormai consolidata coppia d’arte formata Paolo Triestino-Nicola Pistoia.

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