"Comunali ed Europee. Con il ritorno di Silvio Fi sarà in doppia cifra"

Il coordinatore azzurro in Lombardia, Alessandro Sorte, lancia la due giorni e una rifondazione del partito in Lombardia

"Comunali ed Europee. Con il ritorno di Silvio Fi sarà in doppia cifra"

Ministri, viceministri e sottosegretari. E poi ancora il mondo produttivo, i grandi campioni dello sport come Antonio Cabrini e Beppe Dossena. E la lotta alle mafie. Domani e sabato a Milano si riunisce lo stato maggiore di Forza Italia in una grande convention per rilanciare il partito. Il deputato Alessandro Sorte, coordinatore azzurro in Lombardia, sta lavorando all'evento da giorni: «Solo dalla nostra Regione arriveranno oltre 1.500 persone tra amministratori locali, dirigenti e simpatizzanti di Forza Italia». La kermesse sarà una dimostrazione «di forza e di qualità» e anche Silvio Berlusconi, le cui condizioni di salute migliorano di giorno in giorno, sta seguendo con attenzione l'organizzazione della due giorni, pronto a intervenire con una chiamata o con un videomessaggio: «Sentirlo con una voce così energica ci riempie di emozione. C'è grande attesa per il suo ritorno».

Onorevole Sorte, ha avuto modo di parlare con lui nelle ultime ore?

«Siamo legati da un forte sentimento e da un rapporto personale. È in grande ripresa e non ha mai smesso di darci consigli e occuparsi del partito: noi lo aspettiamo a braccia aperte. Io sono in campo per rendere Forza Italia una macchina funzionante in Lombardia, in attesa del pilota migliore: il presidente Berlusconi».

Forza Italia riparte dunque da Milano e dalla Lombardia.

«E la Lombardia si farà trovare pronta. I sondaggi ci danno tutti costantemente in crescita: daremo una grande prova di radicamento perché c'è molta voglia di moderati nel Paese. Essere ripartiti da qui per noi è un dato politico molto importante. Per l'ennesima volta quello che fu definito il partito di plastica stupirà tutti con persone in carne e ossa».

Saranno presenti tutti gli esponenti di governo azzurri.

«Noi siamo un partito che è nato per governare questo Paese. Il nostro è un Dna governativo e non abbiamo bisogno dell'opposizione per rigenerarci. Siamo sprovvisti di componenti ideologiche e non abbiamo paura a governare perché abbiamo la miglior classe dirigente per farlo».

Berlusconi ha voluto anche un panel sullo sport.

«Perché è impossibile non associare lo sport a Forza Italia e a Silvio Berlusconi che è il presidente di club che con il suo grande Milan ha saputo vincere di più al mondo. E sono orgoglioso anche del tavolo sulla legalità e sull'antimafia che ribadisce il nostro essere sempre in prima linea. L'affetto che ha ricevuto Berlusconi in quest'ultimo mese è stato incredibile. Anche chi non lo ha votato si sta rendendo conto del suo ruolo fondamentale di equilibrio e moderazione».

Che risposte state avendo dai giovani del partito?

«Una fetta importante di pubblico alla convention sarà garantita proprio dal movimento giovanile completamente rifondato dal deputato Stefano Benigni. I numeri di presenze che mi ha comunicato sono notevoli e sono il frutto dell'impegno politico che Berlusconi ha lasciato in questo Paese. C'è una quota impressionante di under 25 che si riconoscono nelle sue politiche e nei valori di Forza Italia». Finita la convention, si passerà all'organizzazione del partito. Come si muoverà qui in Lombardia?

«Cominceremo a lavorare sulle nomine dell'organigramma regionale e di quelli provinciali. Contiamo entro dicembre di presentare i primi 800 presidenti di Forza Italia nei Comuni lombardi, per arrivare a 1.500 entro giugno 2023. Ma il nostro lavoro è soltanto cominciato. Oltre alle prossime amministrative, ci sono da preparare le elezioni europee».

Da qui al 2024 vi siete dati obiettivi anche numerici?

«Sono profondamente convinto che riunendo tutte le anime popolari oggi presenti nel panorama politico italiano e con il ritorno di Berlusconi, Forza Italia potrà tornare in doppia cifra alle elezioni europee».

Non a caso alla kermesse parteciperanno anche autorevoli esponenti del Ppe, come Roberta Metsola e Manfred Weber.

«Abbiamo un filo conduttore strategico con la governance del Ppe, il primo partito dell'Europarlamento e quello che più inciderà sulle decisioni future dell'Ue. Molte scelte fondamentali arriveranno da quel tavolo e noi chiederemo il voto per contare sempre di più nel Ppe e nel quadro europeo».

In Italia invece il naufragio del Terzo polo sancisce l'esclusività di Forza Italia in quell'area politica?

«Noi moderati siamo il centrodestra liberale. Siamo distinti all'interno della coalizione, ma leali e pragmatici con gli alleati perché cerchiamo sempre di coniugare l'ideale con il reale. Questi sono i suggerimenti che ci ha sempre dato Berlusconi.

Siamo gli unici europeisti, atlantisti, liberali e moderati. Il centro è Forza Italia e non esiste nessun centro al di fuori di noi. L'esplosione del Terzo polo ha messo definitivamente un punto a quell'illusione che si stava creando».

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