La pacchia sta per finire. Il Campidoglio ha annunciato che rivedrà al più presto le tariffe per l'utilizzazione di piazze, monumenti e luoghi turistici della città a scopo commerciale. In altre parole, girare un film, una fiction o uno spot pubblicitario a Fontana di Trevi costerà «molto di più» di quanto costa attualmente. Lo ha comunicato ieri l'assessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio. «Un'apposita commissione è al lavoro per rivedere queste tariffe - ha detto Croppi-. Basti pensare che a pochi giorni dal mio insediamento, è stata girata una pubblicità alla fontana di Trevi per soli seimila euro».
Parallelamente, come ha aggiunto Croppi, la commissione studierà anche possibili «estensioni dell'applicazione della legge Ronchey» sulla tutela e l'utilizzo dei Beni culturali. L'obiettivo è far pagare l'utilizzo, in un film o in una pubblicità, dell'immagine di una statua o di un quadro appartenente, ad esempio, alla collezione dei musei Capitolini. «Mentre ora, per questo, non si paga nulla», ha concluso Croppi.
Ma più in generale sarà creato un logo che sintetizzerà l'immagine della città, la sua storia, le sue tradizioni. Un logo da utilizzare per la promozione culturale e turistica della capitale «rafforzando la visibilità e l'identità di Roma a livello nazionale e internazionale».
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