I nostri cani e gatti non sanno parlare il nostro linguaggio per cui bisogna imparare a conoscere gli atteggiamenti fondamentali che indicano uno stato di dolore. Certo, non si pretende, nella maggior parte di casi, di individuare anche il punto preciso dove è generata la sofferenza. Questo è compito del veterinario al quale occorre spesso una lunga esperienza, una buona mano e un eccellente intuito per capire se a Fido duole la pancia o la schiena, se quella probabile colica è causata da un calcolino incuneato nell'uretere o dalla cistifellea.
Ancora più difficile, per ovvi motivi, interpretare il dolore quando si tratta di mal di testa, ma, anche qui, l'importante è capire che il cane, o il gatto, mostrino sofferenza. È già ampiamente sufficiente per fare intervenire il medico. Cani e gatti con dolore modesto o lieve, tendono a dissimularlo e possono mostrare sintomi talmente sfumati da sfuggire a chiunque. È quando il dolore diventa da moderato a severo che gli atteggiamenti «parlano» da soli.
Prima di tutto, sarà lo stato di apatia a dominare. Il cane non salterà come al solito alla vista del guinzaglio, ma si avvicinerà in modo svogliato e, nei casi più gravi, si metterà seduto o disteso rifiutandosi di uscire, mentre il gatto, all'apertura dello sportello, nel cui vano sono contenute le sue cibarie, se ne starà raggomitolato sulla caldaia, cosa che deve lasciare molto perplessi e insospettiti. L'andatura del cane poi è esemplare: è incerta, non fluida, la schiena leggermente, o sensibilmente, inarcata, quasi avesse una gobba (cosiddetta falsa cifosi). Se il problema è muscolo scheletrico, facilmente «marca», ovvero zoppica più o meno visibilmente e potrebbe anche emettere qualche lamento in determinate posizioni. Il maschio urina «a femmina», senza alzare la zampa mentre la femmina, in caso di cistite dolorosa, urina a gocce, con sforzo e fatica, e spesso guaisce. Il muso spinto a lungo contro l'angolo di un muro indica chiaramente mal di testa.
Il gatto, oltre al calo dell'appetito, batte la coda ritmicamente e a scatti, ha le pupille dilatate e soprattutto tende a nascondersi.
Nei casi più seri diventa irritabile e può rispondere aggressivamente alle coccole. In entrambi, se il dolore colpisce i denti, mentre mangiano cadono dalla bocca pezzi di alimento e spesso rifiutano crocchette e cibi duri.
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