Api e vespe: cosa fare se pungono

Api e vespe: cosa fare se pungono

Pare proprio che stavolta la primavera faccia sul serio alzando le temperature. Questo, con il prudente ammorbidimento delle norme anti Covid, inviterà a qualche salutare passeggiata dove predomina il verde e i prati si ricoprono delle umili ma simpatiche margherite. Siete dunque impegnati a scarpinare per prati con il vostro quattro zampe al seguito, quando improvvisamente sentite un guaito e Fido esce da una siepe sfregandosi il naso sull'erba. Poi con le zampe cerca di togliersi un immaginario corpo estraneo dalla bocca. In pochi secondi il muso si deforma e il vostro benamato pastore tedesco si trasforma, sotto i vostri occhi atterriti, in un Bulldog. L'inizio di un racconto di fiction? No, semplicemente il vostro cane è stato punto da un'ape o da una vespa, da uno di quegli elicotteri gialli e neri che solitamente si posano sui fiori succhiandone avidamente il nettare e talvolta piantano il loro pungiglione su uomini o animali. Se la poco piacevole esperienza di essere punti da un imenottero è piuttosto frequente per l'uomo e per il cane, rappresenta una notevole rarità per il gatto. Questo solerte cacciatore di mosche, che si diverte a ridurre in sottili striscioline la preziosa tenda della nonna pur di raggiungere gli alati insetti sul vetro della finestra, solitamente contempla con grande rispetto api e calabroni, ben sapendo che molestarli non è igienico. Qualche gatto in realtà insegue le vespe, ma raramente ne riceve offesa. Il cane, invece, con quel suo naso ficcato in ogni angolo e la sua curiosità, si presta moltissimo ad essere punto sul nero tartufo. Che fare quando accade? Normalmente tutto si risolve con un notevole gonfiore del naso o delle labbra che scompare, nell'arco di un paio d'ore, anche senza trattamento. In casi molto rari, se viene punto l'interno della bocca, il cane rischia di non potere più respirare. Ancora più rari i casi di collasso e shock anafilattico. Queste ultime sono situazione da corsa (con giudizio) presso il primo veterinario vicino.

Se andate a scarpinare in montagna portatevi dietro una fiala di cortisone e se capita che Fido si trasformi improvvisamente in un Bulldog non esitate a iniettarla quanto prima, operazione di una semplicità disarmante, una volta imparata e in grado di salvare una vita. Talvolta anche a noi.

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