Consultazioni, Letta incontra i partiti. SEGUI LA DIRETTA

Entro domenica i 18 nomi della squadra di governo

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Enrico Letta è al lavoro. Dalle 8,45 del mattino il presidente del Consiglio incaricato sta incontrando i partiti, per illustrare il proprio programma di governo e formare un esecutivo che abbia la fiducia del Parlamento per sbloccare lo stallo che va avanti da ormai due mesi.

Stallo che potrebbe andare avanti a causa dei veti incrociati da centrodestra e centrosinistra. Dal canto suo Letta starebbe pensando a escludere da Palazzo Chigi i ministri degli ultimi due governi, ma ieri Berlusconi è stato chiaro: il Pd ha già avuto la premiership, al Pdl vanno i ministeri strategici. Qualche indicazione su un possibile accordo dovrebbe esserci già stasera, dopo che il premier incaricato avrà ricevuto i delegati del Pdl e dei democratici. Contro un esecutivo di larghe intese si sono già schierati Sel, Fratelli d'Italia e Lega Nord, così come il MoVimento Cinque Stelle - con cui la consultazione andrà in onda in streaming - da sempre contrario a un "inciucio".

Fumata bianca dal Pdl. "Il nostro intendimento è che possa nascere un governo che possa avere i nostri 8 punti come base. Abbiamo trovato delle aperture dal premier incaricato è chiaro che dei passi avanti sono stati compiuti è evidente che ci sono alcuni nodi da sciogliere, il nostro lavoro non si fermerà". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il premier incaricato: "La discussione con la delegazione del Pdl è stata la più lunga, quasi più di due ore, ma molte ore ci vorranno ancora... Veniamo da un tempo di contrapposizioni profonde, e ancora rimangono contrapposizioni; pd e pdl sono due forze politiche che anche alle ultime elezioni si sono affrontate in una logica alternativa e mi sembra siano state due ore animate da spirito costruttivo".

I primi a essere ricevuti sono stati i rappresentanti di Sel, con i capigruppo del Senato, Loredana De Petris, e della Camera, Gennaro Migliore. Il partito di Nichi Vendola ha confermato che non voterà la fiducia, pur assicurando responsabilità sui provvedimenti importanti: "Abbiamo fatto presente a Letta che per noi le larghe intese sono la risposta sbagliata alla domanda di cambiamento", ha detto il governatore della Puglia, "Ma qualunque governo dovesse nascere ha il dovere nel giro di poche ore di dare una risposta certa a chi attende una notizia buona: il rifinanziamento della Cig e conclusione dell’emergenza esodati. Non c’è nessuna ostilità nei confronti della persona Enrico Letta, ma faremo una opposizione responsabile e non populista".

Sulla stessa linea Fratelli d'Italia: "Abbiamo ribadito l'intenzione di non dare la fiducia. Non crediamo nella fusione a freddo'', ha spiegato Guido Crosetto, ''Ciononostante abbiamo esposto la nostra disponibilità alla collaborazione sui temi che fanno parte del nostro programma, a cominciare dal lavoro, e che risolvano i problemi del Paese''. All'opposizione si schiera anche la Lega Nord, nonostante il probabile appoggio a Letta da parte del Pdl. "Le alleanze sono cose secondarie, alla Lega interessano cose concrete, non le chiacchiere e gli schemi", ha detto Roberto Maroni, aggiungendo però che "il presidente incaricato ci ha parlato di una Convenzione per le riforme, che ci trova molto interessati".

Disco verde, invece, dal gruppo misto: "Siamo i più convinti sostenitori di questo Governo", affermano Bruno Tabacci e Pino Pisicchio.

Il sì è arrivato anche da Scelta Civica che ha dato "piena disponibilità al presidente del Consiglio incaricato per far nascere il governo", come ha detto il portavoce Andrea Olivero aggiungendo che Letta costruirà la sua squadra di governo "attorno ad un programma serio che non faccia sconti a nessuno, a partire dal programma dei saggi e per affrontare le singole specifiche questioni".

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