Così il «Cane a sei zampe» punta sull'economia circolare

Grazie alla ricerca, propellenti più puliti e performanti

Valter Pagliarulo

Oggi si disputa la 90sima edizione del Gran Premio d'Italia sul circuito di Monza, che si chiama «Monza Eni Circuit» in quanto il Cane a sei zampe ne è sponsor esclusivo, nonché sponsor nazionale del Gran Premio di Formula 1. Il mondo dei motori, infatti, è uno degli ambiti in cui Eni è maggiormente impegnata in ricerca e sviluppo: solo con la capacità di innovare continuamente, infatti, la mobilità può essere veramente sostenibile.

All'interno del Centro ricerche Eni per le energie rinnovabili e l'ambiente di Novara c'è un laboratorio di spettrometria nel quale vengono analizzati i biocarburanti e i campioni di petrolio allo scopo di risalire, in modo rapido, alla loro composizione molecolare. Lo strumento utilizzato, lo spettrometro, è dotato di un magnete di 7 Tesla che permette di ottenere spettri di massa ad alta risoluzione e accuratezza: i valori ottenuti consentono di separare composti con valori di massa simile e di determinarne la formula molecolare. Grazie a un software automatico i tempi di elaborazione dello spettro di massa sono dimezzati.

Dalla ricerca alla produzione «green» il passo è breve. Eni ha, infatti, sviluppato una tecnologia per convertire le raffinerie tradizionali in bioraffinerie per produrre combustibili più puliti di alta qualità. Le raffinerie tradizionali di Venezia e Gela sono state riconfigurate con soluzioni innovative e utilizzando metodi sostenibili sia dal punto di vista ambientale sia economico. I brevetti di cui Eni è proprietaria sono determinanti per il processo di transizione energetica orientato alla decarbonizzazione. Il Centro ricerche Eni Upstream e Downstream di San Donato Milanese sta inoltre testando nuove cariche per la produzione di biocarburante, costituite da lipidi.

In particolare, la bioraffineria di Venezia è il primo esempio di economia circolare che Eni realizza nel settore della raffinazione ed è stata anche la prima raffineria al mondo trasformata da impianto tradizionale a raffineria green. Circa il 50% degli oli alimentari usati disponibili in Italia sono utilizzati nella bioraffineria veneziana e a breve anche a Gela.

Nel 2018 sono state raccolte circa 75.000 tonnellate di olio alimentare di scarto, quasi esclusivamente prodotte dal settore della ristorazione e dell'industria, che rappresentano solo il 25% dell'olio prodotto in Italia.

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