Cresce il gradimento per Alemanno Piace al 59,3 per cento dei romani

CONSENSI Per i suoi alleati, l’aumento di popolarità del primo cittadino dipende dalla maggiore sicurezza e dal bilancio risanato

Un anno e mezzo di lavoro ha dato i suoi frutti. Il numero uno del Campidoglio brinda a un nuovo successo: è il diciassettesimo sindaco più apprezzato d’Italia, considerando che ai primi posti ci sono gli amministratori di città medie e piccole dove la qualità della vita è più elevata per ovvie ragioni. Lo rivela il sondaggio «Monitor Città» realizzato da Ekma che ha fotografato l’apprezzamento degli italiani nei confronti dei loro primi cittadini.
Alemanno ha fatto un grande passo avanti rispetto allo scorso anno quando era ventunesimo con il 57,2 per cento dei consensi, perché l’indice di gradimento ora ha raggiunto il 59,3 per cento. E si tratta di una percentuale che riguarda solo il primo semestre 2009 e non considera i traguardi raggiunti dal Comune nelle ultime settimane. Solo l’altroieri, infatti, Alemanno è riuscito a districare uno dei nodi dell’ex giunta Veltroni. Il pidiessino, infatti, aveva lasciato un’eredità pesante: circa cinquecento giovani assunti come vigili con il miraggio di un posto fisso. Ieri il sindaco romano ha firmato l’accordo che ne stabilizza 385, mentre per un’altra ottantina scatta il contratto a termine per 36 mesi e poi la regolarizzazione. Ma Alemanno non ha strappato solo il consenso dei pizzardoni. L’ordinanza che minaccia di firmare per regolarizzare le manifestazioni e il giro di vite contro lavavetri e giocolieri che presidiano i semafori, non può non trovare d’accordo la maggioranza degli automobilisti capitolini, quotidianamente ostaggio di ingorghi e traffico.
A guidare la classifica dei sindaci più amati c’è Flavio Tosi, sindaco di Verona con il 66,9 per cento dei consensi, seguito da quello di Torino Sergio Chiamparino con il 66,2 per cento. «Sono molto soddisfatto - commenta Alemanno - rispetto all’anno scorso c’è il 2,1 per cento di gradimento in più e una salita di 4 posizioni. Siamo di fronte a una crescita di consenso e in termini di aumento di gradimento il primo sindaco è Tosi, poi vengo io. Speriamo solo che il numero 17 non mi porti sfortuna».
Gianni Sammarco, deputato e coordinatore del Pdl a Roma, riconosce al capo dell’amministrazione risultati importanti, come la diminuzione dei reati, l’aumento delle espulsioni e l’aver usato il pugno di ferro nella lotta alla prostituzione e al lavoro nero. «Nonostante alcune polemiche da sinistra, decisamente fuori luogo e figlie più della mancanza di poltrone che di amore per la città - interviene l’esponente Pdl Claudio Barbaro - Alemanno ha dimostrato, con un lavoro certosino e senza sosta, grandi capacità. Penso alla candidatura Olimpica e agli eccellenti successi conseguiti in occasione dei grandi eventi sportivi, alla questione stadi e al Gran Premio di Formula 1, al risanamento dei bilanci e all’incremento straordinario degli standard di sicurezza. Questi atti i romani li vedono quotidianamente». «È un trend positivo riscontrato su quasi 82 mila persone che mostra in modo chiaro che c’è un costante aumento di persone che condividono l’operato del nostro sindaco e ne apprezzano l’impegno per migliorare la qualità di vita della nostra città», gli fa eco Dario Rossin, capogruppo Pdl in consiglio comunale. Per il consigliere Marco Siclari si tratta di un successo deve servire come esempio per quei sindaci che, come Alemanno, si sono trovati ad ereditare problemi provocati dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. Soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo FI-Pdl alla Regione. «Alemanno pur nelle complessità di una grande città quale è Roma, sta dimostrando ai cittadini la concretezza e l’impegno del suo governo comunale - dichiara Fabio Armeni -.

Le sinergie che ha saputo attivare con tutte le istituzioni pubbliche, al di là del colore politico, per dare risposte vere sui grandi temi dimenticati dalla giunta Veltroni, gli fanno onore come politico e come amministratore pubblico».

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