Crolla l'ultimo muro: Napolitano lunedì a Porta Pia con il cardinal Bertone

Solenne cerimonia per i 140 anni della proclamazione di Roma capitale, alla presenza «storica» del cardinale di Stato vaticano. In Campidoglio cittadinanza onoraria al capo dello Stato, la prima dopo il via libera del governo al decreto sullo status speciale dell'Urbe

Non solo tricolori, ci sarà anche una bandiera pontificia lunedì mattina ad accogliere Giorgio Napolitano a Porta Pia. E non una qualsiasi, ma lo storico vessillo con le chiavi di San Pietro che dal 1870, il giorno della breccia, è custodito nel palazzo Ruspoli, una delle principali famiglie dell'aristocrazia nera romana. Nessuna polemica, spiega il principe Sforza Ruspoli: «La esibiremo solo per ricordare l'eroico sacrificio dei caduti pontifici con l'auspicio di una vera conciliazione nazionale».
La conciliazione è proprio il tratto distintivo delle manifestazioni del 140esimo anniversario della proclamazione di Roma capitale. Solo venerdì il decreto del governo che assegna maggiori poteri all'Urbe, votato anche dalla Lega. E lunedì a Porta Pia, oltre al sindaco Gianni Alemanno, il capo dello Stato troverà il cardinal Tarcisio Bertone. Crolla l'ultimo muro: è la prima volta che un segretario di Stato vaticano partecipa a una ricorrenza così simbolicamente laica.
Napolitano percorrerà un viaggio, non solo virtuale, dalla storia al presente, da Porta Pia alle periferie della città. Il presidente della Repubblica comincerà la giornata di festeggiamenti con la deposizione, alle 9,50, di una corona d'alloro al monumento dei caduti di Porta Pia, recentemente restaurato per l'occasione dalla sovraintendenza comunale. Poi, alla presenza del cardinal Bertone e accompagnato dal sindaco, percorrerà a piedi il breve tragitto che porta al museo dei Bersaglieri.
Napolitano prenderà poi parte alla sezione più istituzionale della giornata e, dopo aver ricevuto gli onori militari in piazza del Capidoglio alle 10,30, potrà affacciarsi sul Foro Romano dal balcone dello studio del primo cittadino ed incontrare gli organi istituzionali nel Palazzo Senatorio. Dopo la firma con dedica all'albo d'onore del Comune di Roma, il momento più atteso: alle 11 nell'aula Giulio Cesare, completamente ristrutturata, il capo dello Stato riceverà la cittadinanza di Roma Capitale e ne sarà primo cittadino dopo l'approvazione del decreto legge che ne conferisce lo status. Al termine della visita in Campidoglio verrà scoperta una targa marmorea in ricordo della giornata. Il corteo presidenziale si sposterà quindi al Vittoriano per l'inaugurazione della mostra «Idea di Roma, una città nella storia», prima del rientro al Quirinale.
Nel pomeriggio il capo dello Stato assisterà all'inaugurazione del centro polifunzionale multimediale «Elsa Morante» che si trova nel XII Municipio, nel quartiere Laurentino e avrà la possibilità di assistere, al teatro centrale, ad una lettura di parti di un'opera della scrittrice. Ultimo momento della giornata, l'incontro con le parti sociali ed il mondo produttivo della Capitale.

Alla Pelanda Napolitano assisterà ad una relazione dal titolo «Prospettive socio-economiche di Roma Capitale», un tema sul quale interverranno anche il vecchio ed il nuovo presidente della Camera di Commercio, Andrea Mondello e Giancarlo Cremonesi, in un simbolico passaggio di consegne

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