Era ormai tutto pronto. Il palco avveniristico richiesto dallo show che Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, sta portando in giro per l’Italia era stato montato quasi completamente. All’interno del PalaTrieste, dove ieri sera era in programma il concerto del cantante, stavano lavorando agli ultimi ritocchi circa 30 persone, tra operai e tecnici. Improvvisamente la parte destra dell’imponente struttura, alta dieci metri, utilizzata per quello che avrebbe dovuto essere uno spettacolo iper-tecnologico, si è accartocciata su se stessa.
Il pilastro non ha retto e la grande impalcatura si è schiantata a terra, travolgendo alcuni lavoratori. Francesco Pinna, 19 anni, studente universitario, è morto sul colpo. Altri 12 colleghi sono rimasti feriti, uno in modo grave. «Non si può morire così, a 20 anni, per una cosa del genere, non si può».I colleghi della vittima camminano nervosi, con quello strano statod’animo che mescola il dolore alla rabbia. «Noi non lo conoscevamo - raccontano i più esperti, quelli che si arrampicano sui tubi neanche fossero scalatori dell’Everest - l’abbiamo visto oggi per la prima volta. E l’abbiamo visto morire,là sotto.No, non è possibile. Ma lo sai quanto prendono questi ragazzi per fare questi lavori?Cinque euro l’ora.Ma si può morire per cinque euro l’ora?».
No, non si può, non si deve. «Siamo quasi tutti ragazzi che lavoriamo un giorno qui, un giorno là, dove capita- aggiunge un giovane operario ». Francesco Pinna era un classico caso di studente-lavoratore. Ma quello che doveva essere un modo per guadagnarsi qualche soldo si è trasformato in tragedia. Lo stesso Jovanotti, molto scosso, ha annunciato che, contrariamente alle «regole» dello show business, il suo tour subirà una sospensione.
È successo tutto poco dopo le 14, quando si stavano ultimando i lavori di preparazione per il concerto. Pinna ha avuto la sfortuna di essere il più vicino al punto del cedimento: è morto sul colpo, schiacciato dai tubi dell’impalcatura. Anche gli altri sono rimasti intrappolati sotto una sorta di reticolato di metalli vari: uno di loro è stato ricoverato all’ospedale di Cattinara in rianimazione, gli altri hanno ferite di varia gravità ma non sono in pericolo di vita. Sul perché il gigante di metallo si sia afflosciato come cartapesta sta indagando la magistratura, che ha posto sotto sequestro l’intera area: i tecnici sono stati sentiti in questura.
«Si tratta - ha spiegato Luigi Vignando, di Azalea Promotion, la società organizzatrice del concerto di personale specializzato che cura la produzione dell'artista. Ad esso, per ogni data, si affiancano alcune ditte locali per il montaggio del palco, e a una di queste apparteneva la vittima ». A vedere la scena vien da pensare che il bilancio sia stato tutto sommato meno pesante di quanto avrebbe potuto essere. Al Pala-Trieste poteva verificarsi una strage. I parenti che si sono precipitati sul posto sono esplosi in un urlo di dolore quando hanno capito che la vittima era Francesco. Per gli altri colleghi l’Ulss triestina ha disposto anche l’intervento di psicologi delle emergenze.
Jovanotti ha affidato a Twitter il suo stato d’animo. «Il mio cuore è pieno di dolore e il mio pensiero è rivolto a Francesco Pinna, studente e lavoratore la cui vita si è fermata nell'incidente che ha travolto la mia squadra. Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente. Un tour è una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia». Il sito del cantante, Soleluna.
com, è stato oscurato in segno di lutto, il tour sospeso. E il lunedì nero di Trieste registra anche un incidente sul lavoro al cantiere del Molo Bersaglieri, dove tre persone sono rimaste ferite dopo il crollo di un’impalcatura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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