Caso Yara, il gip si riserva sul “Dna distrutto” dalla pm Ruggeri

Caso Yara, il gip si riserva sul “Dna distrutto” dalla pm Ruggeri
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Bisognerà aspettare per conoscere l'esito della decisione del gip sulla sostituta procuratrice del caso Yara Gambirasio, la pm Letizia Ruggeri. E sapere se la procura di Venezia dovrà indagare ancora sulla collega di Bergamo, accusata di frode processuale e depistaggio, per avere ordinato lo spostamento (e la conseguente distruzione) di 54 campioni di dna raccolti nell'inchiesta sull'omicidio della ragazzina. Campioni che, secondo la difesa di Massimo Bossetti, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, già condannato in via definitiva all'ergastolo (quindi già sottoposto a ben tre gradi di giudizio che hanno stabilito per lui il carcere a vita) sarebbe decisivo analizzare nuovamente per provare "oltre ragionevole dubbio" la sua colpevolezza.

Al termine dell'udienza di oggi, andata avanti per tutto il pomeriggio (erano presenti sia Bossetti che la pm Ruggeri) il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza, si è riservato. Ha di fronte a sé tre strade: potrà a questo punto decidere di accogliere la richiesta di archiviazione della procura per Ruggeri, disporre nuove indagini sul presunto depistaggio, o ordinare alla procura di Venezia l’imputazione coatta, ovvero obbligandola a formulare il rinvio a giudizio per la pm. Il giudice, che non ha fornito una data sulla sua decisione, dovrà pronunciarsi sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa dell'indagata, essendosi già pronunciato sulla pm.

La magistrata è finita sotto indagine per la scelta di spostare 54 campioni di dna, raccolti nell’inchiesta sull’omicidio della ragazzina, di fatto provocandone la distruzione, da meno 80 gradi a temperatura ambiente. L’inchiesta su Ruggeri è nata dopo l’archiviazione disposta dallo stesso gip Scaramuzza nei confronti del presidente della Corte d’Assise e della funzionaria dell’ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo, iscritte a seguito di una denuncia per frode processuale e depistaggio. Il gip aveva trasmesso gli atti alla procura per approfondire la posizione della pm, per la quale è stata però chiesta l’archiviazione.

L'inchiesta sulla pm Ruggeri è la carta su cui gli avvocati dell’uomo, accusato dell'omicidio avvenuto nel novembre 2010, puntano le loro migliori carte nella

speranza di fare riaprire il processo sull’omicidio della tredicenne, soprattutto ora che la docuserie Netflix ha riacceso i riflettori sul caso, provocando nuove polemiche e nuove divisioni tra innocentisti e colpevolisti.

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