"Oscuriamo il sole": lo strano piano della Casa Bianca (grazie a Bill Gates)

Un Report di 44 pagine della Casa Bianca mette in luce l'impegno della ricerca americana per bloccare, in parte, la radiazione solare: ecco le reazioni Ue e quali sarebbero tutti i rischi derivati dalla geoingegneria

"Oscuriamo il sole": lo strano piano della Casa Bianca (grazie a Bill Gates)

Combattere il riscaldamento globale modificando, in parte, l'impatto della luce solare sul nostro pianeta: sembra fantascienza ma si tratta di un report molto più che dettagliato a cura del Congresso della Casa Bianca. Seppur con cautela e scetticismo perché non si conoscono quali potrebbero essere gli effetti reali sulla Terra, l'amministrazione Biden sembra voler intraprendere questa strada verso "l'ignoto" tramite la geoingegneria.

Qual è il progetto

La notizia che sta già facendo discutere scienziati ma anche i non addetti ai lavori l'ha data il quotidiano Politico: secondo lo studio si potrebbe alterare la luce del Sole per raffreddare il Pianeta quel tanto che basta per riportarlo all'epoca pre-global warming. "Un programma di ricerca sulle implicazioni scientifiche e sociali della modifica della radiazione solare (Srm) consentirebbe decisioni più informate sui potenziali rischi e benefici dell'Srm come componente della politica climatica, insieme agli elementi fondamentali della mitigazione e dell'adattamento delle emissioni di gas serra", si legge sul Report della Casa Bianca. "Srm offre la possibilità di raffreddare il pianeta in modo significativo su una scala temporale di pochi anni".

L'Ue è contraria

La stessa White House ha però tranquillizzato sul fatto che, al momento, "non ci sono piani in corso per istituire un programma di ricerca completo incentrato sulla modifica della radiazione solare". In ogni caso, il sasso è stato lanciato e non si può certamente ritirare la mano: gli stessi americani hanno giudicato "notevole" questo passo in avanti sulla sperimentazione che divide gli esperti. Nei giorni scorsi, la Commissione Ue ha messo in guardia dalle "conseguenze accidentali della manipolazione del sistema planetario", sostenendo che "i rischi, le ricadute e le conseguenze impreviste poste da queste tecnologie sono scarsamente comprese, e le regole, le procedure e le istituzioni necessarie non sono state sviluppate".

Pratiche sconosciute di geoingegneria come la modifica della radiazione solare potrebbero "introdurre nuovi rischi per le persone e gli ecosistemi, aumentare gli squilibri energetici tra Paesi, innescare conflitti e sollevare una miriade di questioni etiche, legali, di governance e politiche". Sull'argomento è intervenuto direttamente anche il responsabile delle politiche climatiche dell'Ue, Frans Timmermans, il quale ha sottolineato che "nessuno dovrebbe condurre esperimenti con il nostro pianeta condiviso", e che "la questione dovrebbe essere discussa nel foro appropriato, ai massimi livelli internazionali".

Le azioni di Bill Gates

In tutto questo, lo zampino di Bill Gates c'è eccome: ricordiamo che, parallelamente, il magnate americano sta finanziando un'impresa di scienziati della Harvard University per valutare gli effetti della dispersione di polvere di carbonato di calcio nell'atmosfera per riflettere una parte delle radiazioni che provengono dal Sole. Questa tecnologia per attenuare i raggi solari è una vera e propria incognita dal momento che l'atmosfera è un sistema caotico e complesso e molti meccanismi sono tutt'ora sconosciuti. Negli Stati Uniti, però, sono convinti della loro idea: "Questo rapporto segnala anche che il governo degli Stati Uniti sostiene una ricerca ben governata, inclusa la sperimentazione all'aperto, che ritengo sia piuttosto significativa", ha affermato Shuchi Talati, direttore esecutivo dell'Alliance for Just Deliberation on Solar Geoengineering, un'organizzazione no profit che vuole includere i Paesi in via di sviluppo nel dibattito sulla modifica dei raggi solari.

I rischi dell'alterazione solare

Il report di 44 pagine, oltre a considerate le modalità con cui limitare i raggi solari contiene anche gli svantaggi che ne possono derivare: innanzitutto si moltiplicherebbe la quantità di aerosol nella stratosfera come può capitare durante l'eruzione di qualche potente vulcano; e poi, aumenterebbero le nubi ma diminuirebbero i cirri ad alta quota che riflettono naturalmente la radiazione solare. Ma i rischi sarebbero diretti anche alla salute umana, alla biodiversità e la geopolitca perché "la modifica della luce solare potrebbe alterare i modelli meteorologici globali, interrompere le scorte di cibo e portare a un brusco riscaldamento se la pratica fosse ampiamente diffusa e poi interrotta", si legge sul Report. E poi, non cambierebbe nulla per quanto riguarda l'inquinamento di atmosfera ed ecosistemi: insomma, la Casa Bianca vorrebbe stare con un piede in due scarpe e sarebbe pronta a giocarsi i rischi pur ammettendo le conseguenze negative sottolineando che sarebbe importante confrontare tutte le incognite con i pericoli attuali associati a un pianeta più caldo.

"Il cambiamento climatico sta già avendo effetti profondi sul mondo fisico e naturale e sul benessere umano, e questi effetti aumenteranno solo con l'aumento delle concentrazioni di gas serra e il riscaldamento continuo", sottolinea il rapporto.

"Comprendere questi impatti è fondamentale per consentire decisioni informate su un possibile ruolo per Srm nell'affrontare le difficoltà umane associate al cambiamento climatico". Washington ha concluso affermando che, in ogni caso, qualsiasi ricerca andrà fatta sulla modifica della radiazione solare deve essere percorsa con "un'adeguata cooperazione internazionale".

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