"Dobbiamo fermare Putin": Biden chiede al Congresso nuovi aiuti per Kiev

Il presidente Usa ha esortato il Congresso americano ad approvare nuovi aiuti da destinare all'Ucraina alla luce dell'attacco russo avvenuto nelle ultime ore

"Dobbiamo fermare Putin": Biden chiede al Congresso nuovi aiuti per Kiev
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Per Joe Biden non c'è più tempo da perdere. Dopo l'ultimo massiccio attacco missilistico russo contro l'Ucraina, il Congresso è chiamato ad approvare con urgenza nuovi aiuti da destinare a Kiev. "Deve agire senza ulteriori ritardi", ha affermato il presidente statunitense, sottolineando che la "posta in gioco non potrebbe essere più alta". Ricordiamo che nella notte una mezza dozzina di regioni ucraine sono state oggetto dei blitz di Mosca, tra cui Kharkiv, Leopoli e Odessa, Sumy, Dnipro, Zaporizhzhia, oltre alla capitale Kiev. Mosca ha lanciato 122 missili e decine di droni contro obiettivi ucraini, uccidendo almeno 22 civili in tutto il Paese.

Il messaggio di Joe Biden

"Nella notte la Russia ha eseguito il maggiore assalto aereo contro l'Ucraina dall'inizio della guerra" e questo "ricorda al mondo che, dopo quasi due anni di guerra devastante, gli obiettivi di Putin restano invariati", ha affermato Biden, secondo cui il capo del Cremlino intende "cancellare l'Ucraina e soggiogare la sua popolazione", e che per questo il presidente russo "deve essere fermato". In un comunicato pubblicato sul sito della Casa Bianca, il leader Usa ha quindi esortato il Congresso ad approvare nuovi aiuti all'Ucraina.

Biden ha spiegato che è necessario agire e che la posta in gioco non potrebbe essere più alta. "Putin non ha solo tentato di distruggere l'Ucraina, ha minacciato anche alcuni dei nostri alleati della Nato", ha aggiunto. "A meno che il Congresso non agisca urgentemente nel nuovo anno, non saremo in grado di continuare a inviare le armi e i sistemi di difesa aerea vitali di cui l'Ucraina ha bisogno per proteggere il suo popolo. Il Congresso deve farsi avanti e agire senza ulteriori indugi", si legge ancora nella nota firmata dall'inquilino della Casa Bianca.

Nella chiosa finale, Biden ha fatto presente che "quando si permette a dittatori e autocrati di calpestare l’Europa, aumenta il rischio che gli Stati Uniti vengano coinvolti direttamente". E che, in quel caso, le conseguenze si ripercuotono in tutto il mondo. "Ecco perché gli Stati Uniti hanno radunato una coalizione di oltre 50 Paesi per sostenere la difesa dell’Ucraina. Non possiamo deludere i nostri alleati e partner. Non possiamo deludere l’Ucraina", ha concluso il presidente statunitense.

Il sostegno Usa all'Ucraina

Il riferimento di Biden è chiaro ed è rivolto ai repubblicani che stanno bloccando l'approvazione dei nuovi fondi, 61 miliardi di dollari, per l'Ucraina chiedendo in cambio drastici cambiamenti in materia di immigrazione e asilo. Nella sua dichiarazione, Biden ha evidenziato come l'aiuto americano e degli altri alleati sia stato essenziale in questi anni per Kiev. "Il popolo americano può essere orgoglioso delle vite che ha aiutato a salvare e il sostegno che abbiamo dato all'Ucraina per la difesa del proprio popolo, la sua libertà e la sua indipendenza", ha spiegato ancora il presidente.

Lo scorso 27 dicembre, gli Usa hanno annunciano l’ultimo pacchetto di armi ed equipaggiamenti dell’anno per l’Ucraina. "La nostra assistenza è stata fondamentale per sostenere i nostri alleati ucraini mentre difendono il loro Paese e la loro libertà dall’aggressione della Russia", ha precisato nell'occasione il segretario di Stato Antony Blinken.

Il pacchetto prevede fino a 250 milioni di dollari in armi e attrezzature, comprese munizioni per la difesa aerea, altri componenti del sistema di difesa aerea, munizioni aggiuntive per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità, munizioni di artiglieria da 155 mm e 105 mm, munizioni anti-corazzate e oltre 15 milioni di colpi di munizioni.

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