Erdogan riappare in pubblico: riparte la campagna elettorale del Sultano

Erdogan ha partecipato alla fiera della tecnologia di Istanbul riapparendo in un pubblico dopo aver annullato per quattro giorni impegni pubblici ed elettorali per problemi di salute

Erdogan riappare in pubblico: riparte la campagna elettorale del Sultano

Recep Tayyip Erdogan è riapparso in pubblico a quattro giorni dal malore che, lo scorso martedì, lo aveva costretto ad interrompere la sua campagna elettorale. Il presidente turco è stato immortalato dalla tv pubblica in occasione del festival di tecnologia e aeronautica Teknofest di Istanbul, dove ha annunciato la prima missione turca nello spazio. Secondo il suo entourage Erdogan sarebbe stato colpito da un'infezione virale intestinale, a quanto pare pressoché superata a ridosso delle elezioni presidenziali del 14 maggio.

Il ritorno di Erdogan

Seguendo il consiglio dei medici, Erdogan, 69 anni, aveva cancellato tutti i suoi impegni pubblici. Una volta ottenuto il via libera per tornare in pista, il leader si è presentato a Teknofest a bordo dell'automobile turca Togg di nuova fabbricazione, guidata dal presidente dell'Azerbaigian, grande amico e alleato, Ilham Aliyev.

Sorridente e con indosso una giacca a vento rossa, Erdogan ha lanciato fiori sul pubblico che sventolava bandiere turche. Al suo fianco, oltre ad Aliyev, era presente il primo ministro libico Abdelhamid Dbeibah. Il capo di Stato turco, microfono in mano, ha parlato alla folla degli sforzi del governo in aiuto alle persone colpite dal terremoto di febbraio che ha ucciso oltre 50mila persone.

Nelle prossime ore, Erdogan è atteso a Smirne e quindi ad Ankara, per due appuntamenti che segnano, di fatto, la ripresa della sua campagna elettorale, a 16 giorni dalle elezioni presidenziali.

Il malore durante l’intervista

I problemi di salute, per Erdogan, sono iniziati il 25 aprile. Nel pomeriggio di quella giornata il leader turco aveva tenuto tre discorsi per la sua campagna. In serata era atteso da un'intervista congiunta ai canali televisivi Ulke TV e Kanal 7.

Il colloquio con i giornalisti è stato però interrotto circa 10 minuti dopo l'inizio della trasmissione, durante una domanda. Erdogan è poi ricomparso 15 minuti più tardi, scusandosi per non essere stato bene. Il suo viso mostrava chiari segni di affaticamento e gli occhi lacrimavano.

I telespettatori che seguivano Kanal 7 si sono ritrovati con le trasmissioni bloccate quando Erdogan non è riuscito a rispondere a una domanda sulle sue promesse elettorali. Dal microfono si sono sentite voci ovattate, le telecamere non inquadravano più il candidato e l'intervistatore si è alzato. Poi, in sottofondo, si è sentita una voce esclamare "Oh no!". Il leader turco ha quindi ripreso e concluso l'intervista, affermando appunto che l'intensità della campagna elettorale gli ha provocato "gravi" problemi di stomaco.

Come sta il leader turco?

Erdogan dovrebbe aver superato gran parte dei recenti problemi di salute che lo hanno afflitto. "Il nostro astronauta condurrà 13 diversi esperimenti relativi progetti commissionati da università e istituti di ricerca del nostro Paese. In questo festival vedo il futuro della Turchia, un futuro dove ci sono piloti, astronauti, ingegneri, fisici", ha detto il presidente a Teknofest.

Erdogan è poi stato collegato in video con la provincia di Kahramanmaras, epicentro del devastante terremoto dello scorso 6 febbraio, dove sono partiti oggi i lavori di ricostruzione condotti dalle aziende edilizie di stato di Turchia e Azerbaigian.

In ogni caso, ulteriori indizi sulle condizioni di salute di Erdogan erano giunti nella tarda serata di ieri, quando ha parlato al telefono con il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, con cui ha discusso della crisi in Sudan, della situazione in nord Siria e delle dfficoltà relative il rinnovo dell'intesa tra Russia e Ucraina per il passaggio del grano attraverso il Mar Nero.

Lo scorso 27 Aprile Erdogan aveva inoltre parlato con Vladimir Putin per poi comparire in video in occasione dell'inaugurazione del primo reattore della centrale nucleare di Akkuyu, costruita

proprio dai russi di Rosatom. Un'apparizione che aveva rassicurato molti e posto fine alle innumerevoli voci che, moltiplicatesi sulle piattaforme social, volevano Erdogan vittima di un arresto cardiaco e in fin di vita.

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