Ancora una volta un controverso caso tra le fila delle forze di polizia negli Stati Uniti. Sono immagini agghiaccianti quelle che arrivano dalla Florida e catturate dalla bodycam di un agente. La telecamera riprende infatti, l'uomo che si annuncia prima di sparare fatalmente a un aviatore afroamericano all'interno della sua abitazione. Lo sceriffo della contea di Okaloosa, Eric Aden, ha reso note le immagini dopo che la famiglia dell'aviere Roger Fortson, 23 anni, e i suoi avvocati hanno tenuto una conferenza stampa in cui contestavano che la linea dell'agente, che sostiene di aver agito per legittima difesa.
Bodycam footage of police killing Air Force Senior Airman Roger Fortson, 23, has been released after responding to the wrong apartment.
— Mrgunsngear (@Mrgunsngear) May 10, 2024
The "news" article I quoted earlier today was apparently wrong and therefor my statement that they broke the door down to gain entry was wrong… pic.twitter.com/YbIWYs91ua
Il video mostra l'uomo arrivare con l'auto di servizio in un condominio di Fort Walton Beach il 3 maggio scorso. L'agente incontra prima un uomo in una hall che gli fornisce le prime indicazioni e poi segita a parlare all'esterno con una donna che riferisce di urla e schiamazzi provenire da un appartemento, sottolineando come non si tratti della prima volta. L'agente entra in ascensore, raggiungendo l'appartemento 1401, come indicato dalla donna. L'uomo bussa alla porta gridando per due volte: "Ufficio dello sceriffo! Apri la porta!". A quel punto Fortson apre la porta tenendo in mano quella che sembra essere una pistola puntata verso il basso. "Stai indietro!” grida l'agente prima di sparare dei colpi. Poi l'ordine di gettare la pistola. Fortson è a terra e urla: “Non ce l'ho”, accasciandosi.
Il legale della famiglia di Fortson, Ben Crump, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che l'agente non avrebbe intimato a Fortson di gettare la pistola prima di sparare “più volte in una frazione di secondo dopo l'apertura della porta”. Secondo la ricostruzione, l'aviere stava parlando con la sua ragazza su FaceTime quando avrebbe impugnato la pistola a causa dei rumori forti provenire da fuori. Questo il dettaglio che fa presumere che le indicazioni fornite alla polizia abbiano portato a un errore di persona e di appartamento. Gli stessi schiamazzi denunciati dalla donna, infatti, potrebbe essere stati gli stessi che hanno portato Fortson ad aprire la porta armato e intimorito.
The gun is pointed towards the ground. Roger has his hand up in a way where he doesn't intend any harm.
— Collin Rugg (@CollinRugg) May 9, 2024
The woman also told the officer she was "not sure" what room he was in.
Roger should be alive. pic.twitter.com/eD7xqZZaoB
In uno spezzone del video FaceTime catturato dal cellulare di Fortson, si sente l'aviatore gemere e dire: “Non riesco a respirare”. Ma anche l'agente che gli urla: “Smettila di muoverti!”. Il telefono è puntato sul soffitto e non mostra cosa sta succedendo nell'appartamento. Crump ha definito la sparatoria “un omicidio ingiustificabile”. Lo sceriffo ha dichiarato che l'indagine è stata gestita come un'indagine penale e che non è stato ancora stabilito se le azioni dell'agente fossero giustificate o meno.
Tuttavia, il comunicato stampa iniziale dell'ufficio dello sceriffo che descrive la sparatoria sostiene che l'agente “ha reagito per autodifesa dopo aver incontrato un uomo di 23 anni armato di pistola”. L'ufficio dello sceriffo si è rifiutato di identificare l'agente intervenuto. L'uomo è stato messo in congedo in attesa di un'indagine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.