Scontri e raid contro Hamas: oltre 700 morti. Stranieri tra gli ostaggi. E gli Usa muovono una portaerei | La diretta

L'attacco di Hamas 24 ore dopo. Israele colpisce Hezbollah al confine con il Libano e muove i carri armati verso la striscia di Gaza. Netanyahu assume i poteri di comando. Almeno 700 morti e quasi 2.100 feriti

Scontri e raid contro Hamas: oltre 700 morti. Stranieri tra gli ostaggi. E gli Usa muovono una portaerei | La diretta
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La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al suo secondo giorno. L’operazione “Diluvio al-Aqsa” lanciata ieri dai militanti palestinesi non si è fermata dopo l’inevitabile reazione di Tel Aviv, che per tutta la giornata ha martellato la striscia di Gaza con bombardamenti condotti dall'aviazione. Le autorità israeliane hanno aggiornato il numero di morti e feriti: i primi, secondo l'ultimo bollettino del ministero della Sanità, sono almeno 700, mentre le persone ferite ammontano a circa 2.100, di cui 20 in condizioni critiche e 330 gravi, mentre i dispersi sono 750. Intanto cresce la preoccupazione per i partecipanti al rave Nova Music Festival, nel deserto vicino al kibbutx di Rèim. Sono 260 i corpi delle vittime israeliane della strage compiuta ieri da Hamas, secondo un portavoce di Zaka, un gruppo di volontari che si occupa di recuperare i corpi dopo attacchi terroristici e altri disastri. Molti genitori dei giovani che hanno partecipato al rave stanno cercando disperatamente da ieri notizie dei loro figli scomparsi.

Nelle prime ore del mattino le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito 10 obiettivi di Hamas, compreso il quartier generale dell'intelligence. Nel pomeriggio le operazioni sono continuate con raid in tutta la Striscia di Gaza. A Tel Aviv, intanto, il premier Benjamin Netanyahu ha ratificato la clausola di guerra, aggirando l'approvazione del governo e del gabinetto e assumendo i poteri di comando. Dagli Usa il Pentagono ha confermato l'arrivo di munizioni aggiuntive e annunciato che l'America rinforzerà la presenza in tutto il Medio Oriente. Il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin ha aggiunto una portaerei è in rotta verso il Mediterraneo. Intanto gli Usa hanno invitato tutti i membri del Consiglio di Sicurezza Onu, riunito a porte chiuse al Palazzo di Vetro, a "condannare fortemente" l'offensiva di Hamas contro Israele. "Ci auguriamo che tutti i membri del Consiglio condannino fermamente quanto accaduto", ha detto a margine dell'incontro il vice ambasciatore americano Robert Wood. In serata le sirene di allarme anti missili da Gaza sono tornate a risuonare nella zona centrale di Israele, inclusa la città di Rishon LeTzion. Lo riferiscono i media secondo cui Hamas ha rivendicato di aver mirato l'aeroporto Ben Gurion che si trova non distante da Tel Aviv.

Il WsJ: "L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare l'attacco"

L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare l'attacco a sorpresa a Israele e ha dato il via libera all'azione nel corso di un incontro a Beirut lo scorso lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni membri di Hamas e Hezbollah. L'Iran ha lavorato da agosto insieme a Hamas per mettere a punto l'attacco.

Gallant: "Distruggeremo il nemico". Evacuazioni a nord

"L'obiettivo è quello di distruggere il nemico e salvare le vite dei nostri cittadini". È questo il commento del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, intercettato dal Times of Israel a margine di una riunione con gli alti ufficiali dell'esercito tenuta nel kibbutz di Okafim, liberato stamani. "La risposta di Israele nella Striscia di Gaza sarà ricordata per i prossimi 50 anni e Hamas se ne pentirà. Le regole della guerra sono cambiate. Il prezzo che la Striscia di Gaza pagherà sarà un prezzo molto pesante, che cambierà la realtà per generazioni. Colpiremo la Striscia come non lo abbiamo mai fatto", ha aggiunto l'ex comandante del Comando sud delle forze israeliane.

Novità anche a nord: le popolazioni residenti nella parte settentrionale di Israele dovranno presto evacuare. A dirlo è sempre Gallant, che ha parlato con la radio militare dopo una riunione di sicurezza. Sarebbe infatti in corso una mobilitazione per rinforzare il contingente al confine con il Libano, stamattina preso di mira da Hezbollah.

Raid israeliani su Gaza

Nel primo pomeriggio le Forze di Difesa Israeliane hanno lanciato una nuova serie di raid sulla striscia di Gaza. In un comunicato dell'esercito si legge che l'Idf "sta attaccando obiettivi nelle aree vicine alla recinzione di Beit Hanoun, utilizzate dal gruppo terroristico di Hamas per compiere attacchi contro lo Stato di Israele". Nel frattempo, il Capo di Stato Maggiore dell'Idf Herzi Halevi sta lavorando con gli alti ufficiali presso la sede del Comando Sud a Beersheba per decidere le prossime mosse. E in serata si è saputo che l'esercito israeliano ha lanciato di una serie di attacchi massici contro il sobborgo di Gaza, Shujaiyya, considerato "il nido del terrore" usato da Hamas come base di lancio per i razzi contro Israele. Secondo il portavoce militare finora sono state sganciate 100 tonnellate di bombe.

In mattinata sul web hanno iniziato a circolare video e immagini del dispiegamento notturno di decine di corazzati e altri veicoli per un'imminente offensiva nel Sud de Paese. Carri armati, obici semoventi e altri mezzi da combattimento appartenenti all'esercito israeliano sono stati avvistati in transito sulla strada che da Sderot porta alla Striscia.

Tra ieri sera e oggi è iniziata anche l'evacuazione delle comunità residenti sulla striscia di Gaza da parte delle forze israeliane. "Ulteriori evacuazioni saranno effettuate in base a una valutazione della situazione. La nostra missione per le prossime 24 ore è quella di evacuare tutti i residenti che vivono intorno a Gaza", ha commentato il contrammiraglio delle Idf Daniel Hagari. Il portavoce di Hagari ha rivelato l'uccisione di 400 terroristi, ma sono ancora in corso combattimenti a Kfar Aza dove si sta cercando di liberare degli ostaggi. Le Idf hanno chiuso le brecce aperte ieri dai terroristi in 29 punti lungo la barriera che separa il territorio israeliano da Gaza.

Blinken: "Ci sono americani tra le vittime"

Tra le vittime straniere dell'attacco di Hamas ci sono almeno quattro americani. L'ha confermato il il segretario di Stato Usa Antony Blinken ai microfoni del programma "State of the Union" della Cnn. "Abbiamo notizie che diversi americani sono stati uccisi. Stiamo facendo gli straordinari per verificarlo. Ci sono notizie di americani dispersi", ha precisato il diplomatico statunitense. Il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer ha comunicato alla Cnn che una delle persone prese in ostaggio da Hamas è di nazionalità americana.

Un militare britannico di nome Nathaniel Young, arruolato nell'esercito israeliano, è stato invece ucciso dai terroristi di Hamas. A darne notizia è la Bbc che è in contatto con la sua famiglia. Young aveva 20 anni ed è morto a Gaza. "Nathanel era pieno di vita. Amava la sua famiglia e i suoi amici ed era amato da tutti. Amava la musica ed era un Dj di talento", ha ricordato il fratello Elliot. Jake Marlowe e Dan Darlington, altri due individui di nazionalità inglese, risultano ancora scomparsi in Israele.

C'è anche una donna francese figura nel computo totale delle vittime. La conferma arriva dal ministero degli Esteri di Parigi, che non è stato ancora in grado di localizzare tutti i cittadini francese nel Paese: "Abbiamo appreso con dolore della tragica morte di una cittadina francese in Israele nel contesto degli attacchi terroristici", ha detto la portavoce del Quai d'Orsay Anne-Claire Legendre.

Soldati israeliani
Forze di sicurezza israeliane nel sito della stazione di polizia distrutta che era controllata dai militanti di Hamas nella città meridionale di Sderot, vicino al confine con Gaza.

Hamas nasconde gli ostaggi, fallita la mediazione dell'Egitto

L'azione militare in questo momento sta vedendo il coinvolgimento di altri gruppi, tra i quali il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina (Pij). Il Pij si è reso protagonista, coadiuvato dalle brigate Al-Qassam, del sequestro di numerosi soldati e civili israeliani rapiti e portati sulla striscia di Gaza, come dimostrano alcuni video condivisi sui social dai terroristi. L'ala militare di Hamas sostiene di aver nascosto gli ostaggi, più o meno un centinaio, in tunnel segreti e case sicure. Secondo il Wall Street Journal, Israele avrebbe richiesto la mediazione del governo egiziano per ottenere il rilascio degli ostaggi, ma il quotidiano statunitense scrive anche che i tentativi dei negoziatori egiziani non hanno sortito i risultati sperati .Moussa Abu Marzouk, alto funzionario di Hamas, ha confermato che il gruppo terroristico palestiense detine più di 100 ostaggi israeliani, tra cui alti ufficiali dell'esercito. Lo riporta il quotidiano palestinese al-Hadath. In precedenza, la Jihad islamica aveva annunciato la cattura di 30 israeliani, portando ad almeno 130 il numero totale degli ostaggi

Intanto cresce la preoccupazione per i partecipanti al rave Nova Music Festival, nel deserto vicino al kibbutx di Rèim. Sono 260 i corpi delle vittime israeliane della strage compiuta ieri da Hamas, secondo un portavoce di Zaka, un gruppo di volontari che si occupa di recuperare i corpi dopo attacchi terroristici e altri disastri. Molti genitori dei giovani che hanno partecipato al rave stanno cercando disperatamente da ieri notizie dei loro figli scomparsi. Diversi video mostrano il blitz degli uomini di Hamas, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, non lontano dalla Striscia. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati poi identificati dalle famiglie nei video pubblicati da Gaza per mostrare gli ostaggi.

Israele è in guerra da ieri sera: la decisione del gabinetto di sicurezza

L'entrata ufficiale in guerra di Israele con Hamas è stata votata ieri sera dal gabinetto di sicurezza, che può svolgere "attività militari significative". Lo riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano. Il premier Netanyahu aveva anticipato la decisione con un messaggio alla nazione. Adesso l'inizio delle ostilità è riconosciuto anche a livello legale in conformità con la Legge fondamentale dello Stato ebraico. "Il governo nella sua clausola 40 afferma che il Paese non può entrare in guerra senza una decisione del governo".

Hezbollah minaccia Israele e gli Usa

"L'intero mondo musulmano è contro di voi". Così si è espresso nei confronti di Stati Uniti e Israele Hashem Safi al-Din, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, durante una conferenza stampa ha lanciato un messaggio agli Stati Uniti e a Israele. "L'intera nazione islamica si unirà al 'diluvio' se persisteranno nella loro follia".

Il rischio dell’apertura di un nuovo fronte a nord al confine con il Libano, da dove sono partiti diversi colpi di mortaio a cui le Idf hanno risposto con l'artiglieria, è reale. A Safed, nel nord, è stato lanciato un missile terra-aria Patriot in dotazione alle forze armate israeliane.

Il "Partito di Dio" sciita libanese ha rivendicato il raid di oggi proveniente dalle fattorie di Sheb'a, nel Libano meridionale.

Le due "cellule dormienti" di Hamas in Israele sarebbero inoltre pronte a entrare in azione quando e se le truppe israeliane invaderanno la striscia di Gaza. Lo sostiene un report di fonti qualificate che però non sono in grado di specificare l'entità del possibile, ormai scontato, contrattacco di Tel Aviv, che dipenderà dall'intensità degli attacchi terroristici.

Turisti israeliani uccisi su un autobus in Egitto

Due turisti israeliani hanno perso la vita ad Alessandria d'Egitto. Lo scrivono i media arabi citati dal quotidiano israeliano Haaretz. Si tratterebbe di un attacco con arma da fuoco effettuato a bordo di un autobus da un agente della polizia egiziana, incaricato della sicurezza dei passeggeri e che nello scontro avrebbe ucciso anche un cittadino egiziano, la guida turistica.

Dopo l'agguato il Consiglio di sicurezza nazionale ha sollecitato gli israeliani a lasciare il Paese e il Sinai il "prima possibile". Lo stesso Consiglio ha chiesto a tutti gli israeliani di non viaggiare in altri Paesi del Medio Oriente.

L'appello del Papa per la pace

"Gli attacchi e le armi si fermino per favore, si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano nessuna soluzione ma solo morte e sofferenza per tanti innocenti. Ogni guerra è una sconfitta. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina". Sono queste le parole dedicate da Papa Francesco al conflitto in corso e pronunciate alla fine dell'Angelus odierno. "Seguo con apprensione quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più velocemente provocando centinaia di morti e feriti. Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia", ha concluso il Pontefice.

Abu Mazen chiede riunione urgente della Lega Araba

L'ambasciatore palestinese Muhannad Al Aklouk ha annunciato, attraverso l'agenzia Wafa, che il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, ha chiesto una riunione urgente della Lega Araba sulla situazione a Gaza.

La richiesta, prosegue Al Aklouk, è stata avanzata alla luce "della brutale aggressione israeliana in corso contro il popolo palestinese, inclusa l'escalation dell'assalto alla Moschea di Al Aqsa da parte di centinaia di coloni".

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