Miss Universo "golpista": la folle accusa del governo socialista

La vincitrice del titolo "la più bella dell'universo" è scesa in piazza nel 2018, in quello che il governo del Nicaragua ha definito "tentato golpe". Si è rifugiata in Indonesia e le è proibito tornare in patria

Miss Universo "golpista": la folle accusa del governo socialista
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La Miss Universo nicaraguese è una nemica dello Stato. Su internet sono comparse le foto della 23enne Sheynnis Palacios, la prima ragazza della nazione centramericana a essere incoronata come “la più bella del mondo” il 18 novembre 2023, mentre partecipava alle manifestazioni pacifiche del 2018 che il governo autoritario di Daniel Ortega aveva definito “tentato golpe”. Quegli scatti hanno costretto alle dimissioni anche Karen Celebertti, la direttrice del franchise locale di “Miss Universo”, perché accusata di cospirazione.

Le due donne non sono mai rientrate in patria dopo la vittoria, festeggiata a Managua con bandiere e folla per le strade. A Celebertti, accompagnata dalla figlia Luciana, è stato esplicitamente impedito di tornare in Nicaragua. La sua casa, inoltre, è stata perquisita e sono finiti in manette il marito Martín Argüello e il figlio Bernardo, su cui teste pende l’accusa di tradimento. All’ex modella viene contestato di aver selezionato Palacios come rappresentante della nazione al concorso per finalità politiche. Celebertti si è dimessa dalla sua posizione, che occupava dal 2001, nel tentativo di ottenere la liberazione della sua famiglia. “Per 23 anni ho lavorato con zelo per esaltare il nome del mio Paese”, ha dichiarato la donna. “L’ho fatto con trasparenza, amore e credendo nel talento e nella bellezza nicaraguense in ogni angolo della nazione”. La 23enne Miss Universo le ha dedicato un post sui social, scrivendo che “l’amore per il nostro Paese brilla in tutto ciò che hai fatto".

Alla notizia della vittoria, il governo di Managua aveva celebrato con “orgoglio e gioia”, per poi correggere i toni non appena sono iniziate a circolare le fotografie incriminate. Mentre i media di Stato diffondevano la nota di elogio alla “bella rappresentante”, le autorità avevano emesso l’ordine di vietarle di imbarcarsi dopo la competizione. Per screditarla ulteriormente, in televisione le hanno anche rinfacciato gli studi all’Universitad Centroamericana, chiusa dai vertici del Paese nell’agosto scorso dopo la confisca dei beni dei gesuiti.

La giovane, riparatasi in Indonesia, era scesa in piazza nel 2018 al cantautore Carlos Mejía Godoy, che ora vive in esilio. Palacios ha tentato di difendersi dicendo di non aver mai fatto politica, ma le sue dichiarazioni sono cadute nel vuoto.

Nel mirino delle autorità, inoltre, sono finiti anche tutti coloro che l’hanno sostenuta, come il tiktoker Giovanny López Acevedo, arrestato dalla polizia. Due artisti sono anche stati costretti a coprire con vernice bianca un murales che le avevano dedicato nella città di Estelì.

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