"Inaccettabile, reagiremo". Mosca minaccia l'Ue sul price cap

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha spiegato che la Russia considera inaccettabili i tentativi di fissare un limite ai prezzi del gas: "È una violazione del prezzo di mercato"

"Inaccettabile, reagiremo". Mosca minaccia l'Ue sul price cap

Una distorsione del mercato, un'azione inaccettabile meritevole di una futura reazione. La Russia ha risposto duramente all'accordo raggiunto dall'Unione europea sul tetto al prezzo del gas. In particolare, Mosca considera inaccettabili i tentativi di fissare un limite ai prezzi del gas e, per questo, prenderà una decisione appropriata. Proprio come è accaduto con il decreto sul petrolio.

La reazione della Russia

Le parole di Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, sono emblematiche. "I principi sono gli stessi qui. Questa è una violazione del prezzo di mercato, un attacco ad esso. Qualsiasi riferimento a un prezzo massimo è inaccettabile. Ci vorrà del tempo per valutare attentamente i pro e i contro. Il processo petrolifero si è trascinato un pò", ha dichiarato Peskov. "Gli ultimi punti sono in fase di definizione. Ci aspettiamo che (la risposta sia pronta) presto", ha concluso.

Il presidente Vladimir Putin ha detto ai giornalisti che la Russia sta considerando di tagliare la produzione di petrolio come una delle misure in risposta alla decisione dei paesi occidentali di introdurre un tetto massimo. "Per quanto riguarda la nostra reazione, ne ho già parlato: semplicemente non venderemo ai paesi che prendono tali decisioni. Penseremo alla possibilità di tagli alla produzione, se necessario", ha detto.

Ricordiamo che l'accordo politico sul price cap è stato raggiunto dai ministri europei dell'Energia a maggioranza qualificata. Anche la Germania, dopo lunghe trattative, ha dato la sua approvazione. Contraria invece l'Ungheria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti.

La mossa dell'Ue sul gas russo

"Con questo meccanismo in atto l'Europa sarà meglio preparata per la prossima stagione invernale e per il nuovo round di riempimento degli stock, che sarà più impegnativo di quest'anno", ha dichiarato Kadri Simson, commissaria Ue per l'Energia.

Jozef Sikela, ministro dell'Industria della Repubblica Ceca, presidente di turno dell'Ue, ha sottolineato che quello sul gas russo è stato l'accordo più difficile da trovare. "Il negoziato non è stato facile, ma credo che siamo arrivati ad un compromesso equilibrato" tra un prezzo troppo elevato per cittadini ed imprese e "le salvaguardie necessarie" per le forniture, ha aggiunto.

Cosa ha deciso Bruxelles

Scendendo nei dettagli della fumata bianca, il meccanismo di correzione del mercato si attiverà automaticamente in presenza di due eventi: primo, il prezzo del derivato sul gas Ttf a un mese supera i 180 euro al megawattora per tre giorni lavorativi; secondo, il prezzo a un mese del gas è più di alto di 35 euro di un prezzo di riferimento per il gas naturale liquefatto sui mercati "globali" negli stessi tre giorni lavorativi.

Il meccanismo si applicherà a partire dal 15 febbraio 2023 e, come ha fatto presente Sikela, si tratterà di "un tetto dinamico".

L'Acer monitorerà i mercati del gas, e se osserverà che si è verificato un evento correttivo pubblicherà un avviso che attiverà l'intero meccanismo. Una volta attivato il meccanismo, le transazioni sui futures sul gas naturale al di sopra del limite dinamico di offerta non potranno essere finalizzate.

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