Sono ancora da accertare le cause del naufragio della Sea Story avvenuto ieri al largo della costa di Marsa Alam nel Mar Rosso. La nave turistica trasportava 44 passeggeri, di cui 14 membri dell’equipaggio: il bilancio attuale è di 4 vittime e 9 dispersi. Secondo gli esperti, coloro che mancano all’appello sarebbero annegati: le speranze di ritrovarli vivi sono pochissime. Le altre 31 persone sono state portate in salvo dai soccorritori tra ieri e oggi.
Come confermato dal governatore del Mar Rosso Amr Hanafi, i quattro morti non sono stati ancora identificati, mentre gli ultimi tre sopravvissuti sono due turisti belgi e un egiziano. “Continuano le operazioni di soccorso per gli altri nove dispersi” ha confermato Hanafi. Secondo le prime indiscrezioni a disposizione, la Sea Story stava trasportando i turisti lungo la costa per una battuta di immersioni. Poi, per motivi ancora da accertare, la nave ha colpito una barriera corallina prima del naufragio. Alle ore 5.30 è partito un segnale di aiuto.
Secondo le autorità egiziane, il giorno prima della tragedia nella zona c'erano onde alte 3-4 metri e un vento fino a 34 nodi, ossia circa 60 chilometri all'ora. Per questo motivo l'area era stata chiusa alla navigazione marittima a causa del maltempo. In base a una primissima ricostruzione, le onde e il vento avrebbero spinto la Sea Story contro la barriera corallina e la nave sarebbe affondata in brevissimo tempo, al massimo 7 minuti, intrappolando i turisti e i membri dell’equipaggio. Esclusa al momento la presenza di un difetto tecnico: l’imbarcazione aveva ottenuto tutte le licenze necessarie alla navigazione.
I sopravvissuti, dopo le
cure mediche del caso, sono stati trasportati negli hotel di Marsa Alam, mentre le autorità egiziane sono in contatto con le varie ambasciate per organizzare il rimpatrio dei turisti. Tra di loro nessun cittadino italiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.