I punti chiave
Non si tratta certamente di quanto accadde in Europa durante il Medioevo ma fa notizia il contagio di uomo che ha contratto la peste bubbonica probabilmente dal suo gatto malato. Il caso arriva dall'Oregon, Stati Uniti, con i funzionari della sanità pubblica che hanno immediatamente fornito i farmaci necessari al residente e ai suoi contatti più stretti. Un caso simile non si verificava dal 2015 ma le autorità hanno rassicurato sulla mancanza di rischi per la comunità.
Cos'è la peste bubbonica
Anche se la malattia, ai giorni nostri, è un evento davvero raro, ogni anno vengono segnalati alcuni casi. Nel 2024, però, i medici sono in grado di trattare la malattia e prevenirne la diffusione. Secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) americani, gli antibiotici comuni come la gentamicina e i fluorochinoloni rappresentano il trattamento di prima linea per la peste. La persona infetta è stata "curata nelle prime fasi della malattia" e per questo messa subito al sicuro da complicazioni. Non ce l'ha fatta, invece, il suo gatto. La peste bubbonica che quando invase l'Europa nel XIV secolo era anche chiamata "peste nera", è una malattia infettiva che può colpire i mammiferi causata dal batterio Yersinia pestis che viene trasportato dai roditori e dalle pulci.
I sintomi
Secondo i Cdc, la luce solare e l’essiccazione possono uccidere i batteri della peste sulle superfici. Come accaduto nel caso dell'uomo dell'Oregon, esseri umani e gli animali domestici contagiati dalla peste vengono generalmente trattati con antibiotici e altri trattamenti medici: i sintomi della peste si manifestano quando i batteri penetrano nei linfonodi causando febbre alta, mal di testa e linfonodi ingrossati. "I sintomi della peste setticemica si verificano se i batteri entrano nel flusso sanguigno. Può verificarsi inizialmente o dopo che la peste bubbonica non viene trattata. Questa forma di peste provoca la stessa febbre, brividi e debolezza, così come dolore addominale, shock e talvolta altri sintomi come sanguinamento nella pelle e annerimento delle dita delle mani, dei piedi o del naso", spiegano gli esperti dei Cdc americani.
Perché esiste ancora oggi
Questo caso, però, ha sollevato alcuni interrogativi: come sia possibile che questa malattia sia ancora presente ai giorni nostri? "Il motivo per cui non è stata eliminata è perché c'è un serbatoio animale. I batteri possono infettare gli animali e, poiché non possiamo curare tutti gli animali in natura, persistono in natura e quindi causano occasionalmente un numero limitato di casi umani”, ha dichiarato alla Cnn il dottor Dan Barouch, Direttore del Centro per la virologia e la ricerca sui vaccini al Beth Israel Deaconess Medical Center che non è coinvolto nel caso dell'Oregon.
Secondo i numeri della sanità pubblica americana, ogni anno sono almeno sette i casi di peste umana negli Usa e si verificano principalmente nelle aree rurali del sud-ovest e del nord-ovest. Oltre al contatto con qualche animale infetto, gli esseri umani possono contrarre questa malattia anche dopo essere stati morsi da una pulce portatrice del batterio.
Niente paura, però, perché al giorno d'oggi "la peste è facilmente riconoscibile, facilmente diagnosticabile e facilmente curabile" grazie ai moderni antibiotici e perché, rispetto al Medioevo, "bisogna mettere tutto in prospettiva; questa è un’era diversa", ha sottolineato l'esperto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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