Roger Waters, ex bassista e co-fondatore dei leggendari Pink Floyd, ha dichiarato di essere stato respinto da alcuni hotel a Buenos Aires e Montevideo per le prossime date del suo tour a causa di un "boicottaggio" contro di lui organizzato dalla "lobby israeliana". L'80enne musicista britannico, noto attivista pro-palestinese, che questa settimana si è esibito in Brasile in occasione del suo ultimo tour, ha in programma un concerto venerdì (17 novembre) a Montevideo, in Uruguay, e martedì (21 novembre) e mercoledì (22 novembre) a Buenos Aires, in Argentina. Tuttavia, secondo quanto ha dichiarato alla stampa locale, dovrà rimanere a dormire a San Paolo per via del boicottaggio che gli hotel hanno messo in atto contro di lui in Argentina e Uruguay per via delle sue posizioni sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
"Non ho un posto dove stare": l'accusa dell'ex Pink Floyd
Waters, che ha da poco dato alle stampe The Dark Side Of The Moon Redux, rivisitazione cupa e quasi "noir" dell'omonimo classico dei Pink Floyd pubblicato il 1º marzo 1973, tra i dischi più venduti e amati della storia della musica, ha dichiarato alla stampa locale di non avere un posto "dove dormire" né a Montevideo, né a Buenos Aires. "Devo volare direttamente lì il giorno dello spettacolo", ha dichiarato Waters, che si è detto "furioso" per questa situazione, che gli impedirà di cenare giovedì con il suo amico, l'ex presidente uruguaiano José 'Pepe' Mujica, come aveva programmato. Consultati dall'Afp, alcuni dei principali hotel della capitale uruguaiana si sono astenuti dal commentare la questione. "Questi idioti della lobby israeliana sono riusciti a cooptare tutti gli alberghi di Buenos Aires e Montevideo e hanno organizzato questo straordinario boicottaggio basato sulle menzogne che hanno raccontato su di me", ha dichiarato l'ex Pink Floyd. Il rappresentanti di alcune ong filo-israeliani hanno accusato il musicista inglese di essere un antisemita e diffondere menzogne sullo stato ebraico e sulla guerra a Gaza. Tra questi Roby Schindler, che ha bollato Waters come "misogino, xenofobo e antisemita", e Franklin Rosenfeld, il quale ha minacciato di chiedere un boicottaggio globale della catena di alberghi di lussoi Sofitel se avesse deciso di ospitare l'artista.
Le sue parole su Hamas e Gaza
Di recente, l’80enne musicista e co-fondatore dei leggendari Pink Floyd, ospite del programma System Update del giornalista Glenn Greenwald, è finito nel mirino dei media poiché avrebbe affermato che Hamas ha "l’obbligo morale di resistere all’occupazione" da parte di Israele. "Aspettiamo e vediamo cosa succede, questa è stata la mia prima reazione" ha detto, incalzato da Greenwald sull'attacco terroristico del 7 ottobre scorso. “La mia seconda reazione è stata: ‘Come diavolo hanno fatto gli israeliani a non sapere che sarebbe successo?’.
Voglio dire, l'esercito israeliano in quei 10 o 11 campi non ha sentito quando hanno fatto esplodere tutto ciò che dovevano far esplodere per attraversare il confine? C'è qualcosa di molto sospetto in questo". Parole che hanno provocato un'ondata di critiche nei confronti del leggendario ex bassista e cantante dei Pink Floyd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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